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Data: 27/02/2015

• Libertà stampa: male l’Unione, malissimo l’Italia
La rubrica Una Finestra sull’Europa, che il sito di informazione europea EurActiv pubblica mensilmente in collaborazione con l’Università di Roma La Sapienza, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, e l’Università di Perugia, Dipartimento di Scienze Politiche, e in contemporanea con Metro, ha affrontato questo mese il tema della libertà di stampa in Europa, a partire dai dati di Reporters sans Frontières. La classifica sulla libertà di stampa di Reporters restituisce un quadro assai poco lusinghiero per i Paesi dell’Unione europea, e in particolar modo per l’Italia. Questi gli inequivocabili numeri: 73, il posto occupato nella graduatoria (su i 180 paesi presi in esame). 26, la posizione nella classifica ristretta dell’Unione europea dei 28 paesi (davanti solo a Grecia e Bulgaria). 43, il valore dell’indice degli abusi subiti dalla stampa, il più alto in tutta l’Unione. 506, i giornalisti che hanno subito minacce di vario tipo nell’ultimo anno (dato dell’osservatorio Ossigeno per l’Informazione). Cifre forti, che hanno suscitato sdegno e preoccupazione. A ciò si aggiungono più di 129 cause di diffamazione “ingiustificate”: a imbavagliare i giornalisti sono sempre più spesso gli “eletti”, i politici più influenti, a diretto contatto con la criminalità organizzata. Non è solo l’Italia a destare preoccupazione: tra i paesi membri guadagna un buon posto in classifica solo la Germania, per il resto l’articolo 11 della Carta dei dritti fondamentali dell’Ue che afferma la “libertà di ricevere o di comunicare informazioni senza che vi possano essere ingerenze” e che impone il “rispetto della libertà dei media e del loro pluralismo” rischia di restare lettera morta. (Fonte: EurActiv)


• Accordi di partenariato: CdR lancia indagine online
Il Comitato delle regioni e dei poteri locali (CdR) ha lanciato un’indagine online sull’esito dei negoziati sugli accordi di partenariato (PA) e i programmi operativi (PO) allo scopo di valutare questo insieme di documenti strategici dal punto di vista degli enti regionali e locali che utilizzeranno i fondi strutturali e d’investimento europei (SIE) nel periodo 2014-2020. L’indagine andrà ad alimentare il parere d’iniziativa del CdR sull’argomento che si concentrerà principalmente sui processi negoziali, la qualità degli AP e dei PO, l’aderenza al Codice europeo di condotta sul partenariato e gli ostacoli che si frappongono a una corretta pianificazione e attuazione dei fondi SIE. Conterrà inoltre suggerimenti su come superare tali ostacoli. L’indagine online è aperta fino al 6 marzo 2015. Si prega di cliccare qui per completare il questionario.


• Province, a che punto siamo?
A che punto è l’attuazione della Legge “Delrio”, che ha riformato le Province e ha dato il via alle Città metropolitane? E quali sono le ripercussioni sul percorso delle riforme dei tagli ai bilanci di questi enti, imposti dalla Legge di stabilità 2015? Nel pieno del dibattito in atto in tutto il Paese sulle leggi regionali, che dovrebbero riorganizzare i servizi sui territori e definire a quali Enti assegnarli, l’Unione delle Province d’Italia (UPI), insieme all’Unione Province Lombarde (Upl), ha organizzato a Milano ieri 26 febbraio una giornata di riflessione sui temi più urgenti all’ordine del giorno, con il seminario “Finanza provinciale e riordino istituzionale: sostenibilità della manovra finanziaria e riequilibrio”.


• Politica integrata e Mediterraneo: conferenza a Bruxelles
Migliorare la politica integrata nel bacino del Mediterraneo. Questo il tema centrale della conferenza ‘Enhancing Integrated Maritime Policy in the Mediterranean basin’, organizzata dalla regione Molise dal 3 al 5 marzo a Bruxelles e parte del progetto di cooperazione transnazionale COM&CAP MarInA-Med, nell’ambito del programma europeo Med. Il progetto COM&CAP MarInA-Med, finanziato dall’UE con il programma Med 2007-2013, promuove lo sviluppo di una strategia per la comunicazione e la capitalizzazione dei risultati raggiunti dai 13 progetti sull’approccio marittimo integrato, selezionati nell’ambito dell’ultimo bando del programma. Obiettivo delle discussioni, strutturate in tavole rotonde, è aiutare i partecipanti a formulare raccomandazioni ad hoc per il programma Med 2014-2020, definendo le strategie da adottare per affrontare le sfide future nel bacino del Mediterraneo.


IN AGENDA
• È convocata la Direzione Nazionale AICCRE - Roma 6 marzo 2015 - ore 11.00
• È convocato il Consiglio Nazionale AICCRE - Roma, 6 marzo 2015 - ore 15.00


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