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Data: 17/02/2015

A tal fine, ha invitato la Commissione europea a fare in modo che i servizi pubblici soggetti a regimi normativi specifici o caratterizzati da obblighi ben definiti connessi all'interesse generale, come la fornitura di acqua ed energia, la gestione dei rifiuti e lo smaltimento delle acque reflue, i servizi di emergenza, la salute pubblica e i servizi sociali, i trasporti pubblici, l'alloggio, le misure di pianificazione urbana e lo sviluppo urbano, possano godere di una chiara deroga orizzontale dagli obblighi di liberalizzazione previsti dal TTIP. Il CdR insiste inoltre sul fatto che gli aspetti relativi alla definizione delle norme del diritto europeo degli appalti pubblici non devono essere messi in discussione, in particolare quando sono applicati in un contesto regionale e locale.


• Crescita e occupazione: 5,5 miliardi per l’Italia
La Commissione europea ha recentemente adottato 11 Programmi operativi regionali della programmazione 2014-2020: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio e le due provincie autonome di Trento e di Bolzano. Si tratta di un pacchetto strategico d'investimenti per l'Italia che ha come obiettivo principale quello di favorire la crescita economica aiutando soprattutto le piccole e medie imprese e di creare posti del lavoro. Gli 11 programmi, i primi ad essere adottati per l'Italia, realizzeranno un investimento complessivo di €5 518 milioni, di cui € 2 759 milioni stanziati dall'UE attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e l'altra metà derivante dal cofinanziamento nazionale. L'approvazione dei programmi operativi segue quella, avvenuta lo scorso ottobre, dell'Accordo di partenariato, ossia del piano strategico che definisce le priorità di investimento per l'intero territorio nazionale. Per ottenere i finanziamenti del FESR, l'Italia ha presentato nel complesso 21 programmi operativi regionali e 6 nazionali (Cultura, Imprese e Competitività). Approfondisci.


• Patrimonio culturale: 490 milioni per il sud Italia
La Commissione europea ha adottato il Programma operativo “Cultura e Sviluppo” riguardante cinque regioni del Sud Italia - Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia -, che ha come obiettivi primari quelli di preservare e valorizzare i principali siti culturali, di promuoverne un uso efficiente e di consolidare il settore produttivo collegato all'utilizzazione del patrimonio culturale, favorendo l'imprenditorialità e supportando le piccole e medie imprese nei settori del turismo, della cultura e della creatività. Il programma disporrà di un budget complessivo di €490,9 milioni, di cui € 368,2 milioni (pari al 75%) stanziati dall'UE attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il restante derivante dal cofinanziamento nazionale. I risultati attesi sono importanti: 560 000 nuove visite l'anno ai siti culturali che beneficeranno dei fondi UE, per un totale di 4,4 milioni di nuovi visitatori l'anno; lavori di restauro e ristrutturazione su una superficie pari a 277 375 m²; sostegno a 1 735 piccole e medie imprese; aumento degli investimenti privati nel settore culturale dal 6,9 % al 7,1 % del PIL.


• Ecco le capitali europee 2015
Plzen (Repubblica Ceca) e Mons (Belgio) sono le capitali europee della cultura 2015. Inaugurate nel 1985, le capitali culturali permettono di far conoscere la diversità e la ricchezza della cultura europea. Più di 50 città e hanno già avuto questo onore e dal 2011 due città di due diversi paesi dell'UE condividono il titolo ogni anno. Plzen, a circa 90 chilometri a ovest di Praga, conta 170.000 abitanti. Esisteva già nel 976 ed è stata una città dal 1295. Plzen è conosciuta per la birra Pilsner, un tipo di birra chiara, creata nel 1842. Quest'anno sono stati organizzati più di 600 eventi, che spaziano dai concerti alle mostre e performance artistiche. Mons (in olandese Bergen) ha una popolazione di oltre 93.000 abitanti e prende il nome dalla montagna su cui è stata costruita una fortificazione romana. La deputata belga socialista Maria Arena è nata a Mons e ha continuano i suoi studi. Si raccomanda di visitare il Museo di Arte Contemporanea. La città ospiterà numerosi eventi nel 2015. Il Museo delle Belle Arti ospiterà una mostra su Vincent van Gogh fino al 7 aprile. Appena fuori Mons si possono anche visitare le residenze del pittore olandese. Cinque nuovi musei apriranno le porte, come il Memorial Mons, che mostra la storia della regione durante le due guerre mondiali.


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