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N. 303 GIU 2007

Data: 14/06/2007

ABBIAMO ROTTO IL MURO!
Il Ccre ha esteso a tutta Europa l'Appello contro la Tratta degli esseri umani. Un successo politico per la Sezione italiana (Aiccre) che da più di un anno sta sensibilizzando istituzioni, enti locali e media su questo crimine ignobile. Siamo convinti, come il nostro fondatore Umberto Serafini, che l'adesione al federalismo europeo sia innanzitutto di natura morale. L'idea originaria federalista, sulla quale l'Aiccre è nata ed ha sviluppato le sue battaglie politiche per mezzo secolo, è innanzitutto una "visione del mondo": di pace, di tolleranza, di pacifica convivenza tra i popoli e di rispetto per i diritti umani. Non potevamo restare insensibili dinnanzi ad un fenomeno, come quello della tratta, che umilia migliaia di esseri umani in tutta Europa e nel mondo. La nostra è una battaglia concreta alla quale speriamo di avervi sempre più numerosi al nostro fianco.

ESTESO L'APPELLO A TUTTA L'EUROPA
Il Ccre (Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa) ha adottato l' «APPELLO AI POTERI LOCALI PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DELLA TRATTA DI ESSERI UMANI», estendendolo di fatto a tutta l'Europa. Il Comitato Direttivo del Ccre ha assicurato il proprio sostegno al progetto TrattaNo! e a tutte le altre iniziative mirate alla lotta contro la tratta di esseri umani; il Ccre ha anche invitato le sue Associazioni nazionali (di cui fanno parte oltre 100mila Enti locali e regionali) a firmare l'Appello e ad intraprendere azioni appropriate nella lotta a questo crimine. Il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa ha, soprattutto, chiesto a tutte le Associazioni europee di Poteri locali di sensibilizzare i Governi sul tema e, come passo concreto, di adottare al più presto la Convenzione di Varsavia (del Consiglio d'Europa maggio 2005) sulla lotta contro la tratta di esseri umani.
ELENCO SOTTOSCRITTORI
FORMULARIO

...E ADESSO LA RATIFICA ITALIANA
L'Aiccre, da tempo impegnata sul fronte della lotta alla tratta, ha accolto con soddisfazione la decisione del CCRE, in particolar modo l'esortazione a ratificare la Convenzione di Varsavia. "Un passo necessario per combattere in maniera integrata questo crimine che ha prodotto gli schiavi della società contemporanea" si legge in una nota del Segretario generale dell'Aiccre, Roberto Di Giovan Paolo. "Noi - ha sottolineato - apprezziamo particolarmente i contenuti della Convenzione e la definizione della tratta che contiene. Questo crimine, infatti, non riguarda soltanto lo sfruttamento della prostituzione ma anche lo sfruttamento del lavoro e dei minori". Di Giovan Paolo ha anche fatto sapere che al più presto scriverà al Presidente del Consiglio Romano Prodi per esortare il Governo italiano a ratificare al più presto la Convenzione.

LA CONVENZIONE DI VARSAVIA CONTRO LA TRATTA DEGLI ESSERI UMANI
La Convenzione del Consiglio d'Europa contro la tratta di esseri umani, è stata firmata da 14 Paesi durante il Vertice dei Capi di Stato e di Governo, tenutosi a Varsavia il 16 maggio 2005. Nei due anni a seguire, la Convenzione ha trovato l'appoggio e il sostegno anche di altri Stati europei. Ad oggi, le firme sono 29 e le ratifiche 7. L'ultima firma è arrivata dall'Irlanda, mentre l'ultima ratifica dalla Bulgaria. La Convenzione entrerà in vigore al momento in cui sarà stata ratificata da almeno 10 Stati.
L'obiettivo della Convenzione di Varsavia è la prevenzione e la lotta contro la tratta degli esseri umani in tutte le sue forme, a livello nazionale e internazionale, sia essa legata o meno alla criminalità organizzata.
IL TESTO INTEGRALE DELLA CONVENZIONE DI VARSAVIA
STATO DELLE FIRME E DELLE RATIFICHE DELLA CONVENZIONE DI VARSAVIA

UN PERCORSO DI SPERANZA
Il tema della tratta degli esseri umani ha assunto una particolare importanza nel percorso politico dell'Aiccre nell'ultimo anno: tavole rotonde, convegni, iniziative per sensibilizzare enti locali, media ed istituzioni su questo crimine che il Ministro Giuliano Amato aveva definito "il più ignobile dei reati". CLICCA QUI PER RIPERCORRERE LE NOSTRE INIZIATIVE SUL TEMA

Sito web: www.europaregioni.it


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