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Iniziative dei cittadini: online la relazione della Commissione europea

Data: 01/04/2015

Negli ultimi tre anni, circa sei milioni di europei hanno sostenuto le iniziative dei cittadini europei (ICE) e hanno fatto sentire la loro voce per sottoporre direttamente all'attenzione dei responsabili politici europei cause di grande importanza. La Commissione pubblica oggi una relazione che analizza l'applicazione di questo nuovo strumento dalla data della sua entrata in vigore, il 1º aprile 2012.


Da quando è stato istituito il regolamento che istituisce l'iniziativa dei cittadini europei, due proposte dei cittadini hanno completato l'iter, questo dimostra che il regolamento è stato pienamente attuato. La relazione riconosce tuttavia che la procedura può essere ancora migliorata e individua una serie di questioni sulle quali si dovrebbe aprire un dibattito con le parti interessate e le istituzioni.

Il Primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato al riguardo: "L'ICE contribuisce a rafforzare la fiducia nelle istituzioni europee e promuove la partecipazione attiva dei cittadini all'elaborazione delle politiche dell'UE. Dobbiamo riflettere su come utilizzare maggiormente e in modo più efficace questo importante strumento e assicurare che ne siano sfruttate appieno le potenzialità."

A norma del trattato di Lisbona, se un'iniziativa dei cittadini raccoglie oltre un milione di dichiarazioni di sostegno (firme) per un settore nel quale la Commissione dispone della competenza per presentare una proposta legislativa, la Commissione deve discutere ufficialmente la questione e pubblicare una risposta sotto forma di comunicazione.

La relazione rivela che negli ultimi tre anni la Commissione ha ricevuto 51 richieste di lanciare un'iniziativa, 31 delle quali sono state registrate in quanto riguardavano settori di sua competenza. Sono 3 le iniziative che hanno finora raggiunto la soglia del milione di firme, mentre 12 sono giunte al termine del loro periodo di raccolta senza raggiungere tale soglia; per 3 iniziative si stanno ancora raccogliendo le dichiarazioni di sostegno e 10 sono state ritirate dagli organizzatori.

Sono state raccolte dichiarazioni di sostegno di cittadini in tutti i 28 Stati membri dell'UE. Si sono tuttavia verificate situazioni in cui alcuni cittadini non sono stati in grado di sostenere un'iniziativa a causa di requisiti differenti applicati nei diversi Stati membri. La Commissione sta conducendo discussioni costruttive con gli Stati membri interessati per affrontare tali questioni e ha adottato oggi misure per agevolare una soluzione del problema.

Anche la creazione di sistemi di raccolta delle firme per via elettronica è stata fonte di difficoltà per gli organizzatori, riducendo in alcuni casi il tempo a disposizione per raccogliere le dichiarazioni di sostegno. La Commissione ha offerto servizi temporanei di hosting per gli organizzatori e di recente ha commissionato uno studio sull'impatto delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione in relazione all'ICE, per cercare una soluzione duratura al problema.

Contesto
L'iniziativa dei cittadini europei è stata introdotta dal trattato di Lisbona. Le relative norme e procedure sono stabilite da un regolamento adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 16 febbraio 2011, la cui applicazione è iniziata il 1º aprile 2012. Il regolamento prevede che, entro il 1º aprile 2015 e successivamente ogni tre anni, la Commissione presenti una relazione sull'applicazione dello stesso regolamento.

Per ulteriori informazioni:
Relazione sull'iniziativa dei cittadini europei
Regolamento ICE — Versione consolidata
Pagina web ICE
Comunicazione della Commissione relativa all'iniziativa cittadini europei "Acqua potabile e servizi igienico-sanitari: un diritto umano universale! L'acqua è un bene comune, non una merce!"
Comunicazione della Commissione sull'iniziativa dei cittadini europei "Uno di noi"


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