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A breve la ripresa dei tirocini universitari nelle ambasciate italiane

Data: 02/04/2015

Buone notizie per i giovani che intendono fare un’esperienza di lavoro prestigiosa all’estero. Nel 2015 ripartono infatti i tirocini del Ministero Affari Esteri in collaborazione con la Fondazione Crui nelle ambasciate, di una durata indicativa di tre/quattro mesi. Destinatari saranno giovani under 26, laureandi o neolaureati in scienze sociali e relazioni internazionali (votazione minima 105/110), con la conoscenza di una o più lingue.

«Tre anni dopo la sospensione del programma di tirocini Mae-Crui, grazie al nostro lavoro in Parlamento torniamo a offrire questa importante opportunità ai nostri studenti più meritevoli. Un’ottima notizia per i nostri giovani interessati alle relazioni internazionali che potranno di nuovo fare una prima esperienza di lavoro nelle nostre ambasciate e rappresentanze all’estero»: lo annuncia Lia Quartapelle, deputata milanese del Pd, che per la riattivazione dei tirocini organizzati dalla Farnesina e dalle università italiane ha depositato una proposta di legge e diversi emendamenti, sottoscritti da più di cinquanta deputati delle diverse forze politiche.

I tirocini attivati dovrebbero essere compresi tra i 300 e i 500. Il numero preciso sarà comunque definito in una convenzione tra università e Farnesina e dipenderà dalla loro durata e da quanti studenti beneficeranno degli alloggi in luogo dei rimborsi. Ma quale sarà la retribuzione? Secondo quanto riferisce la Quartapelle, il rimborso mensile sarà di circa 500 Euro. Dovrebbe poi essere la Fondazione Crui a definire i contatti con i diversi atenei italiani e a stabilire i contatti con gli studenti interessati.

Attraverso un emendamento al decreto sulle missioni internazionali sono stati superati gli ostacoli che da anni impedivano l’utilizzo dei tirocini come strumento di avvicinamento dei giovani al mondo della diplomazia e delle relazioni internazionali. «Ora possiamo tornare a premiare la curiosità di tante ragazze e di tanti ragazzi che hanno voglia di varcare i confini, di osservare il mondo e di esprimere il loro impegno personale a livello europeo ed internazionale», conclude il deputato. (Fonte: Corriere.it).


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