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Data: 28/04/2015

• Anti-frode: prevenzione e contrasto
Si è svolta recentemente a Roma la conferenza “Database Nazionale Anti-Frode”, la due-giorni di lavori organizzata dal Dipartimento Politiche Europee dedicati alla lotta alle frodi europee e al progetto di uno strumento informatico per favorire la prevenzione e le attività di contrasto. Il progetto presentato alla Conferenza punta alla realizzazione di uno “Strumento informatico nazionale” per la prevenzione delle frodi e delle irregolarità nei fondi UE ed è caratterizzato da un elevato livello di integrazione con tutte le Autorità competenti a livello nazionale e regionale e le forze di Polizia impegnate nel contrasto alle frodi a danno dell’UE. Tale strumento vuole essere il primo concreto esempio di database integrato che possa validamente aiutare - attraverso il rilascio di specifici “indicatori di rischio” - tutti gli organismi deputati al controllo della corretta erogazione di fondi europei. Risponderebbe, inoltre, appieno alle nuove previsioni Regolamentari sui fondi UE, riferite alla programmazione 2014-2020, che impongono agli Stati membri di adottare idonee misure orientate proprio alla prevenzione antifrode, possibilmente attraverso lo sviluppo dei ccdd “IT-tools” (strumenti informatici). Secondo i dati pubblicati dal Colaf, il Comitato nazionale per la lotta antifrode, nel 2013 sono state registrate in Italia 745 irregolarità e frodi per un impatto finanziario pari a 90,7mln di euro. In Europa, complessivamente i casi di irregolarità e frode sono stati 15.257 per un importo pari a 2.052 milioni di Euro. Approfondisci.


• Assistenza sanitaria estero: brochure ed app…
Rendere più accessibile e semplice per i cittadini l’assistenza sanitaria all’estero. È questo l’obiettivo che il Ministero della Salute intende perseguire con la brochure “Mobilità Sanitaria Internazionale e la app per mobile “Se Parto per...”. Si tratta di due strumenti realizzati nell’ambito del Progetto EESSI (Electronic Exchange of social Security Information) finanziato dalla Commissione europea. La brochure “Mobilità Sanitaria Internazionale” prodotta in 100mila copie e già distribuita a tutte le Asl spiega come informarsi prima di partire, cosa portare con sé, cosa è EESSI oltre a presentare la app “Se parto per...”, un’evoluzione per mobile dell’applicazione già disponibile e tra le più consultate nel portale del Ministero della salute da alcuni anni.


• Italia (e non solo): emergenza occupazione
L’Italia ha registrato la percentuale più alta nell’Unione europea, 13,6%, di potenziali lavoratori al momento fuori dal mercato del lavoro. Lo rende noto Eurostat. Nel 2014, tra i 44,1 milioni di lavoratori part-time dell’Ue, ben 9,8 milioni (22,2%) erano sottoccupati; si tratta di persone che avrebbero voluto lavorare più ore ed erano disponibili a farlo. Il più alto tasso di lavoratori sottoccupati è stato registrato tra le donne (67%). Tra gli stati membri, le percentuali più alte di lavoratori sottoccupati sono state registrate in Grecia (72,1%), Cipro (65,9%) e Spagna (57,3%), al contrario di Paesi Bassi (4%), Lussemburgo (10,5%), Danimarca (10,7%), Estonia (11,2%) e Repubblica Ceca (11,4%). L’Italia si colloca a metà, con il 18,3% dei lavoratori part-time che vorrebbe lavorare di più, al di sotto della media europea (22,2%). Per quanto riguarda la potenziale forza di lavoro aggiuntiva, nel 2014 sono stati individuati ben 11,6 milioni cittadini europei, tra i 15 e i 74 anni, fuori del mercato del lavoro ma disponibili a lavorare, pari al 4,8% della forza di lavoro totale. Tra gli attivi, 9,5 milioni di cittadini erano disponibili a lavorare ma non in cerca di un’occupazione, mentre 2,2 milioni erano in cerca di un lavoro ma non immediatamente disponibili. L’Italia ha registrato la percentuale più alta di inattivi (13,6% di tutta la forza lavoro), seguita da Croazia (9,6%), Bulgaria (7,6%) e Finlandia (7,4%). Anche in questo caso il maggior numero di potenziali lavoratori è stato registrato tra le donne (57%).


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