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Lotta al terrorismo e alla criminalità: lanciata l'agenda europea sulla sicurezza

Data: 28/04/2015

La Commissione ha presentato un'agenda europea sulla sicurezza per il periodo 2015-2020, con l'obiettivo di aiutare gli Stati membri a cooperare contro le minacce alla sicurezza, fornendo tutti gli strumenti necessari e potenziando gli sforzi comuni di lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e alla criminalità informatica.


I recenti attacchi terroristici ai cittadini e ai valori europei sono stati coordinati a livello transfrontaliero, il che dimostra che la collaborazione è fondamentale per affrontare queste minacce, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. La responsabilità di garantire la sicurezza interna è innanzitutto degli Stati membri, ma i problemi transfrontalieri sfidano la capacità dei singoli paesi di agire da soli e necessitano del sostegno dell'UE per creare fiducia e facilitare la cooperazione, lo scambio di informazioni e un'azione comune.


Potenziare la collaborazione, con tre priorità

Il successo nell'utilizzo degli strumenti forniti dall'UE dipende dall'efficacia della cooperazione tra le istituzioni e le agenzie europee, gli Stati membri e le autorità nazionali.
Potenziando la collaborazione si applicherà questo approccio anche a tre delle sfide più urgenti:
1) prevenzione del terrorismo e lotta alla radicalizzazione;
2) lotta alla criminalità organizzata;
3) lotta alla criminalità informatica.


Le azioni principali
previste dall'UE:
Lotta alla radicalizzazione: è previsto un rafforzamento del lo scambio di esperienze tra i professionisti direttamente coinvolti nella prevenzione a livello locale.
Aggiornamento della decisione quadro sulla lotta al terrorismo: l'obiettivo è fornire un quadro giuridico più coerente per affrontare il fenomeno dei combattenti stranieri in maniera completa.
Taglio ai finanziamenti dei criminali: nuove disposizioni legislative per contrastare il finanziamento del terrorismo e migliorare la confisca dei beni derivati da attività criminali.
Rafforzamento del dialogo con il settore delle tecnologie dell'informazione: nuove misure e gruppi di coordinamento per combattere la propaganda terroristica su internet e sui social tecnologie di cifratura.
Rafforzamento del quadro giuridico sulle armi da fuoco: una decisa azione di contrasto al traffico illegale.
Aggiornamento degli strumenti di lotta alla criminalità informatica: l'obiettivo è il superamento degli ostacoli alle indagini penali online.
Miglioramento delle capacità di Europol: è prevista anche la creazione di un centro europeo antiterrorismo che aiuterà l'agenzia dell'UE a intensificare il sostegno alle autorità di contrasto nazionali.


Lavorare in modo diverso
Il nuovo metodo collaborativo della Commissione ha consentito un approccio globale alla sicurezza e portato all'elaborazione di un'agenda che interviene in tutti i settori strategici, dalla giustizia agli affari interni fino agli affari finanziari, ai trasporti e all'ambiente.

Con le politiche in materia di giustizia e affari interni che si collocano ora su un piano di parità con le altre politiche dell'Unione, una delle priorità della Commissione consisterà pertanto nell'applicare l'intera gamma degli strumenti disponibili per lo scambio di informazioni, la cooperazione giudiziaria e di polizia e le attività di formazione e ricerca. Un forte accento sarà posto anche sulla realizzazione delle proposte ancora in sospeso, come la direttiva sul codice di prenotazione (PNR) dell'UE e la riforma della protezione dei dati.


Contesto
Una recente indagine Eurobarometro dimostra che i cittadini sono sempre più preoccupati per la loro sicurezza: la percentuale di persone che ritengono il terrorismo il principale problema per la sicurezza nell'UE è balzata dal 33% in media nel 2013 al 49% odierno (che sale addirittura al 55% in Italia (cfr. allegato, pag. 21, e la scheda sull'Italia).

Nel giugno 2014 il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a rivedere la strategia di sicurezza interna dell'UE del 2010 e ad aggiornarla entro la metà del 2015. Il Consiglio "Giustizia e affari interni" del dicembre 2014 ha definito le proprie priorità per l'aggiornamento della strategia.


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