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Data: 07/05/2015

La Commissione proporrà di:

1. introdurre norme intese ad agevolare il commercio elettronico transfrontaliero. Ciò include norme dell’UE armonizzate in materia di contratti e di tutela dei consumatori per gli acquisti online, che si tratti di beni materiali, come calzature o mobili, o di contenuti digitali, come le applicazioni o i libri elettronici. I consumatori beneficerebbero di una più vasta gamma di diritti e di offerte, mentre le imprese venderebbero più facilmente in altri paesi dell’UE. Ne risulterà una maggiore fiducia nell’acquistare e vendere oltre frontiera (cfr. la Scheda informativapdf per fatti & cifre);

2. garantire un’attuazione più rapida ed omogenea delle norme di protezione dei consumatori, mediante la revisione del regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori;

3. assicurare servizi di consegna dei pacchi più efficienti e a prezzi accessibili. Attualmente, il 62% delle imprese che cercano di vendere online sostiene che il costo eccessivo della consegna dei pacchi costituisce un ostacolo (cfr. la nuova edizione del sondaggio Eurobarometro sul commercio elettronico);

4. eliminare il blocco geografico ingiustificato — una pratica discriminatoria utilizzata per motivi commerciali, secondo la quale i venditori online impediscono ai consumatori di accedere a un sito Internet sulla base della loro ubicazione, o li reindirizzano verso un sito di vendite locale che pratica prezzi diversi. Siffatto blocco può significare, ad esempio, che il noleggio di automobili sarà più costoso se effettuato a partire da un determinato Stato membro rispetto all’identica operazione nello stesso paese di destinazione;

5. individuare potenziali problemi relativi alla concorrenza che possano incidere sui mercati europei del commercio elettronico. Pertanto, la Commissione europea ha avviato oggi un’inchiesta in materia di antitrust nel settore del commercio elettronico nell’ Unione europea (comunicato stampa);

6. aggiornare la legislazione sul diritto d’autore, rendendola più moderna ed europea: entro fine 2015 saranno presentate proposte legislative volte a ridurre le disparità tra i regimi di diritto d’autore nazionali e a permettere un accesso online più ampio alle opere in tutta l’UE, anche mediante ulteriori misure di armonizzazione. L’obiettivo è migliorare l’accesso dei cittadini ai contenuti culturali online, sostenendo così la diversità culturale, e allo stesso tempo sbloccando nuove opportunità per i creatori e per l’industria di contenuti. In particolare la Commissione intende garantire che gli acquirenti di film, musica o articoli possano fruirne anche quando viaggiano nel territorio europeo. Essa esaminerà inoltre il ruolo degli intermediari online per quanto riguarda le opere protette dal diritto d’autore e migliorerà l’applicazione della legge nei confronti delle violazioni su scala commerciale dei diritti di proprietà intellettuale;

7. rivedere la direttiva sulla trasmissione via satellite e via cavo per verificare se il suo ambito di applicazione debba essere esteso alle trasmissioni radiotelevisive online e per esaminare come aumentare l’accesso transfrontaliero ai servizi radiotelevisivi in Europa;

8. ridurre gli oneri amministrativi che derivano alle imprese dai diversi regimi IVA: affinché anche i venditori di beni materiali verso altri paesi possano trarre vantaggio dal meccanismo elettronico di registrazione e pagamento unici; con una soglia di IVA comune per sostenere le start-up più piccole che vendono online.


• Secondo pilastro: Creare un contesto favorevole e parità di condizioni affinché le reti digitali e i servizi innovativi possano svilupparsi

La Commissione intende:

9. presentare un’ambiziosa revisione della regolamentazione europea in materia di telecomunicazioni. Ciò comporta, tra l’altro, assicurare un coordinamento più efficace dello spettro radio e definire criteri comuni a livello dell’UE per l’assegnazione dello spettro a livello nazionale; creare incentivi agli investimenti nella banda larga ad alta velocità; garantire condizioni di concorrenza eque per tutti gli operatori del mercato, vecchi e nuovi; e instaurare un quadro istituzionale efficace;


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