Data: 20/09/2007
La Commissione europea non lascia, anzi raddoppia
E' un settembre promettente per la Commissione europea che proprio all'inizio dell'autunno sente il ritorno della primavera. Che sia aria di stagione nuova lo testimonia la sentenza del Tribunale di Primo Grado su Microsoft, che ha confermato in toto la posizione della Commissione europea sul reclamato abuso di posizione dominante dell'impresa leader mondiale nel settore delle tecnologie dell'informazione. Ciò ha almeno tre significati importanti, riconosciuti da autorevoli commentatori anche in Italia. Primo, rimette la politica di concorrenza al centro della politica europea, dopo alcuni tentativi malcelati di metterla in ombra nell'ambito del negoziato sul nuovo Trattato. La concorrenza era, è e rimane una politica essenziale dell'Unione. Secondo, riconosce la forza e la determinazione dell'Unione europea, che, in un ambito importante come le nuove tecnologie, è riuscita a garantire le regole della libera concorrenza con una forza che nemmeno le autorità statunitense hanno saputo (o voluto) dimostrare. Terzo, crea un precedente che molti definiscono già storico per fissare le regole in un settore nuovo, quindi non ancora regolato, e dal grande potenziale nel futuro. E la Commissione, dopo aver incassato questo innegabile successo, non lascia, ma raddoppia rilanciando subito: proprio oggi presenta infatti la nuova proposta per la liberalizzazione dei mercati dell'elettricità e del gas, cercando di dare senso compiuto alla politica Una proposta che, se sarà applicata con convinzione dai 27 Stati membri, porrà le basi per un effettivo mercato interno in uno dei settori chiave dell'economia e della società europea. Per dare una risposta all'altezza di una grande sfida del nostro tempo e spiegare concretamente a che cosa serve l'Unione europea oggi.
Pagina precedente
|