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La Commissione presenta la nuova strategia per commercio e investimenti

Data: 15/10/2015

Intitolata "Commercio a vantaggio d tutti: verso una politica commerciale e di investimento più responsabile", la nuova strategia si basa su tre principi fondamentali - efficacia, trasparenza e valori - e garantisce che la politica economica vada a vantaggio del maggior numero possibile di persone.


La Commissione europea ha proposto una nuova strategia per il commercio e gli investimenti dell'UE dal titolo "Commercio a vantaggio di tutti: verso una politica commerciale e di investimento più responsabile".

Il nuovo approccio è costruito sulla base dei risultati eccellenti del commercio europeo. Le imprese europee esportano nel resto del mondo quasi quanto la Cina, e molto di più delle aziende degli Stati Uniti o di qualsiasi altro Paese.

Più di 30 milioni di posti di lavoro dipendono ormai dalle esportazioni al di fuori dell'UE. Il 90% della futura crescita globale avrà luogo oltre i confini dell'Europa. Una nuova strategia che renda gli accordi commerciali più efficaci e che crei più opportunità consentirà di sostenere l'occupazione in Europa.

La nuova strategia è anche una risposta diretta all'attuale intenso dibattito sul commercio nell'UE – anche in relazione al partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP). Si tratta inoltre di una misura per onorare l'impegno assunto dalla Commissione Juncker di ascoltare e dare risposta alle preoccupazioni del pubblico europeo.

"Abbiamo prestato attenzione al dibattito", ha affermato Cecilia Malmström, Commissaria dell'UE responsabile per il Commercio. Gli europei sanno che il commercio può promuovere l'occupazione, la crescita e gli investimenti a vantaggio dei consumatori, dei lavoratori e delle piccole imprese. E si attendono risultati ancor più significativi. Tuttavia gli europei non sono disposti a scendere a compromessi su questioni fondamentali come il rispetto dei diritti umani, lo sviluppo sostenibile in tutto il mondo o l'elevata qualità della legislazione e dei servizi pubblici a livello interno. E vogliono saperne di più sui negoziati che conduciamo a nome loro. Per questo la politica commerciale deve diventare più efficace, trasparente e in sintonia con i nostri valori. In breve, la politica commerciale deve diventare più responsabile. È questo che stiamo facendo oggi."

Sono tre i principi fondamentali su cui si baserà la nuova strategia:
• Efficacia: garantire che il commercio mantenga la promessa di creare nuove opportunità economiche. Questo significa affrontare i problemi che riguardano l'economia di oggi relativi ai servizi e al commercio elettronici, ma anche fornire i mezzi e le informazioni necessarie affinché le piccole e medie imprese europee, i consumatori e i lavoratori possano trarre pieno vantaggio da un mercato aperto e di conseguenza adattarsi ad esso. Questo significa, per esempio, includere nei futuri accordi commerciali disposizioni efficaci per le PMI.
• Trasparenza: sottoporre i negoziati ad un maggiore controllo pubblico mediante la pubblicazione dei principali documenti relativi a tutti negoziati, come è stato fatto per i negoziati relativi al TTIP. La Commissione ha già pubblicato alcuni nuovi documenti sul suo sito (ad esempio degli accordi di partenariato economico con l'Africa orientale e occidentale).
• Valori: salvaguardare il modello sociale e regolamentare europeo vigente a livello interno, sfruttando gli accordi commerciali e i programmi di preferenze commerciali per promuovere in tutto il mondo valori europei come lo sviluppo sostenibile, il rispetto dei diritti umani, il commercio equo ed etico e la lotta alla corruzione. Questo significa introdurre norme anticorruzione negli accordi commerciali dell'UE e verificare che i nostri partner commerciali attuino le disposizioni relative ai diritti fondamentali del lavoro come l'abolizione del lavoro minorile. Bisognerà di conseguenza anche ampliare gli sforzi per assicurare una gestione responsabile delle catene di approvvigionamento.

Una strategia commerciale responsabile per l'UE richiede inoltre un programma aggiornato di negoziati commerciali che contribuiscano a guidare la globalizzazione a vantaggio, tra l'altro, delle imprese e dei cittadini europei:
• dando priorità alla conclusione dei principali progetti negoziali in corso, come il ciclo di Doha nell'ambito dei negoziati dell'OMC, il TTIP, l'accordo di libero scambio (ALS) EU-Giappone e l'accordo EU-Cina in materia di investimenti;
• preparando il cammino per nuovi negoziati in una zona di vitale importanza come la regione Asia-Pacifico (ad esempio gli accordi di libero scambio con l'Australia, la Nuova Zelanda, le Filippine e l'Indonesia) e prevedendo un consolidamento delle relazioni dell'UE con i partner africani. Ciò comprende in particolare la richiesta di un mandato dagli Stati membri dell'UE per condurre negoziati per accordi di libero scambio con l'Australia e la Nuova Zelanda;


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