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Istruzione e formazione: relazione di monitoraggio del settore

Data: 13/11/2015

L'edizione 2015 della relazione di monitoraggio del settore dell'istruzione e della formazione europeo mostra che sempre più Stati membri hanno raggiunto gli obiettivi di aumentare il numero di studenti che completano il livello di istruzione superiore e ridurre al minimo quello di chi abbandona prematuramente la scuola. Ciò significa che l'Europa è sulla buona strada per conseguire entro il 2020 gli obiettivi fissati nella strategia per la crescita e l'occupazione. I progressi però non sono omogenei: esistono differenze tra gli Stati membri e al loro interno. Gli studenti provenienti da contesti svantaggiati e di immigrazione sono maggiormente esposti al rischio di non raggiungere gli standard educativi minimi.


Il monitoraggio indica che i quindicenni con un basso profilo socio-economico hanno il quintuplo delle probabilità di non raggiungere le competenze di base, quali l'alfabetizzazione linguistica e matematica, rispetto ai coetanei più agiati, oltre ad evidenziare che gli studenti nati all'estero hanno il doppio delle probabilità di abbandonare la scuola rispetto agli studenti autoctoni.

Questa situazione si iscrive in un contesto di continui tagli ai bilanci per l'istruzione, che in Europa hanno subito una riduzione del 3,2 % dal 2010. Lo studio giunge alla conclusione che per costruire in Europa sistemi di istruzione più inclusivi ed evitare un aumento della "povertà educativa", che rimane la principale causa di disoccupazione ed esclusione sociale, è necessario rilanciare gli investimenti per l'istruzione. Si raccomanda agli Stati membri di concentrare gli sforzi sul miglioramento di accessibilità, qualità e pertinenza dei sistemi di istruzione e di formazione.


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