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"22 minuti, una settimana d'Europa in Italia " - puntata dell'11 dicembre 2015

Data: 11/12/2015

"22 minuti, una settimana d'Europa in Italia " - puntata dell'11 dicembre 2015


Euroscetticismo e paradossi della democrazia


Mai come in questi tempi bui c'è stato più bisogno di strategia e di solidarietà europea per fare fronte alle sfide che si pongono a tutti i paesi europei: dalla crisi economica latente da sette anni alla lotta contro il riscaldamento climatico, al terrorismo, alla rinascita della volontà egemonica della Russia, alla concorrenza della Cina, all'instabilità del medio-oriente, al terrorismo, all'invecchiamento delle nostre popolazioni e ai rischi che questo presenta per i sistemi di protezione sociale. Eppure, davanti a queste sfide, che nessun paese - ripiegato su stesso - è in grado di fare fronte, sono appunto i partiti nazionalisti, sovranisti, euroscettici quando non anti-europeisti che ottengono un consenso crescente in tutta Europa da quasi 20 anni. Consenso che tocca più o meno tra 25 e 50 % di quelli che votano. Il primo paradosso della democrazia viene dal fatto che, nello stesso tempo, quelli che non si interessano alla politica, che non cercano informazioni sull'Europa o sui grandi problemi con impatto diretto sulla vita dei cittadini cresce allo stesso passo per raggiungere più di 50 % della popolazione. Ora la democrazia senza informazione non è democrazia.

Accusare questi cittadini di miopia, se non di stupidita non serve a niente e, secondo me, è anche scorretto. La democrazia consiste appunto nella possibilità di esprimersi, anche con idee contestabili. Dopo l'attentato di Charlie Hebdo, la parola più usata era "rispetto", rispetto dell'altro, delle sue credenze, riti e abitudine. Perché dovrebbe essere diverso con quelli che politicamente la pensano in un altro modo? Rispetto non significa adesione, condivisione delle idee. Questo è il secondo paradosso della democrazia.

Intanto, effettivamente esiste un malessere globale per quello che si chiama in Francia "le petit peuple" – il piccolo popolo. Cioè quelli che soffrono di più della crisi, dei cambiamenti in corso come la globalizzazione. Crescita delle disuguaglianze, della povertà, della disoccupazione o di quelli che si chiamano i "working poors", riduzione della protezione e degli ammortizzatori sociali. Tutti problemi che, pur troppo i partiti convenzionali, e l'Ue non sembrano in grado di risolvere. Questo è il terzo paradosso della democrazia.

Eppure le soluzioni proposte dai partiti euroscettici sono in flagrante contradizione con la realtà. Lottare contro il riscaldamento climatico – già drammaticamente mortale – richiede un potere politico forte, sia per la negoziazione internazionale, sia per regolamentare l'attività economica inquinante. Gestire l'immigrazione e lottare contro il terrorismo richiedono la cooperazione nella gestione dei flussi, nella lotta contro la povertà e la desertificazione, richiedono la cooperazione tra i servizi di polizia e gli servizi segreti, se non la creazione forze armate europee, ecc.

Infine, si accusa l'Europa di essere al servizio delle banche. Il dramma recente di piccoli risparmiatori costretti al suicidio per avere perso tutto dopo il fallimento delle banche, dimostra la necessità di meccanismi di protezione come quelli proposti dall'Unione bancaria. Forse non sono sufficienti, forse il principio di responsabilità dovrebbe anche condurre a delle sanzioni. Tuttavia, nessuno può ignorare che molte risposte dell'Ue non sono sbagliate e che per fare meglio, c'è bisogno di più Europa e di più solidarietà tra i paesi europei, non di meno.


Ospiti:
- Thierry Vissol, consigliere della Commissione europea in Italia;
- Beda Romano, corrispondente da Bruxelles per il Sole 24 Ore;
- Laurent Marchand, editorialista a Ouest-France;
- Jakub Adamowicz, portavoce della Commissione europea per i trasporti;
- Andrea Pipinio, editor di Europa a Internazionale;
- Igor Mariottini, giornalista cinematografico.


Il disco europeo della settimana in collaborazione con Luca D’Ambrosio di Musicletter.it è La Notte. Omonimo album di debutto della formazione di Firenze La Notte. Il brano scelto è “Convenzioni”.


Trasmissione ideata da:
Thierry Vissol, consigliere Rappresentanza in Italia della Commissione europea.


Conduttore: Luca Singer
Programme manager: Tomasz Koguc
Assistente: Stefania Leone


Al seguente link potete ascoltare la trasmissione:
http://europa.eu/!cb44vc


La trasmissione è disponibile in podcast:
Sito internet della Commissione europea – Rappresentanza in Italia
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