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Dalla Commissione

Data: 13/10/2005

La protezione civile europea si esercita e simula un terremoto in Sicilia

Bruxelles, 13 ottobre 2005. Nel fine settimana le squadre della protezione civile di Italia, Francia, Grecia, Portogallo, Regno Unito e Svezia parteciperanno ad un’esercitazione di protezione civile durante la quale verrà simulato un intervento in caso di terremoto in Sicilia. Il Commissario all’Ambiente, Stavros Dimas, sarà presente all’esercitazione che comporterà la mobilitazione delle squadre di ricerca e soccorso e di altri esperti nella gestione delle catastrofi. Si tratta della quarta esercitazione internazionale sul campo organizzata nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’UE nel 2005. Questo tipo di esercitazione consente alle squadre di protezione civile dei vari paesi di collaborare più efficacemente in caso di vera catastrofe.
Il Commissario all’Ambiente, Stavros Dimas, responsabile del meccanismo di protezione civile dell’UE, ha commentato: “L’uragano Katrina e lo tsunami dello scorso anno ci hanno insegnato che in qualsiasi momento e in qualsiasi parte del mondo possono scatenarsi disastri naturali di dimensioni catastrofiche. I terremoti possono annientare una qualsiasi comunità in pochi minuti – e anche se dobbiamo sempre sperare il meglio, dobbiamo preparaci al peggio. Il meccanismo dell’UE coordina l’assistenza degli Stati membri e ci permette di pianificare insieme come affrontare tutte le eventualità.”
Nei due giorni di esercitazione verrà simulato un terremoto di 6,8 gradi della scala Richter con epicentro a Sortino, un paesino vicino a Siracusa. Un sisma in questa zona e di questa intensità potrebbe provocare danni ingenti nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa e notevoli conseguenze disastrose per l’importante zona industriale di Priolo.
Un’esercitazione analoga, PO 2005, durante la quale è stata simulata un’alluvione, si è svolta a Bologna nell’ottobre 2005 con la partecipazione di squadre della protezione civile di Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Ungheria.
Il meccanismo di protezione civile dell’UE è stato attivato non più tardi di questa settimana, dopo la richiesta di aiuto del Pakistan. Attualmente sta coordinando le offerte degli Stati membri per rispondere alla richiesta di alloggi, cibo e acqua del Pakistan.
Nell’estate del 2005 il meccanismo di protezione civile dell’UE è intervenuto nelle regioni colpite dalle alluvioni in Romania e Bulgaria e durante gli incendi in Portogallo. Ha inoltre coordinato l’invio degli aiuti dell’UE agli Stati Uniti subito dopo l’uragano Katrina. In precedenza aveva inviato nel Sud-Est asiatico ospedali da campo, squadre di ricerca e soccorso ed esperti di medicina legale in occasione dello tsunami.
Subito dopo la catastrofe dello tsunami, e per rafforzare la capacità di preparazione dell’Europa in caso di disastri di tale entità, la Commissione ha proposto di creare una capacità integrata di risposta rapida dell’UE. La proposta suggerisce la creazione, all’interno degli Stati membri, di unità autosufficienti da mettere rapidamente a disposizione e in grado di intervenire durante vari tipi di catastrofi.
Il meccanismo di protezione civile dell’UE
Il meccanismo di protezione civile europeo è stato istituito nel 2001 e coordina l’assistenza fornita da 30 paesi europei a paesi colpiti da calamità. La prevenzione è un elemento fondamentale delle sue attività e significa prevedere tutte le possibili situazioni e organizzare periodicamente esercitazioni sul campo a livello internazionale per migliorare l’interoperabilità delle risorse messe a disposizione dagli Stati membri.
Per ulteriori informazioni consultare MEMO/05/306
o il seguente sito web: http://europa.eu.int/comm/environment/civil/index.htm
Da Rapid *


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