Data: 21/12/2015
L’Istat ha pubblicato la terza edizione del “Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile” che, attraverso l’analisi di un ampio numero di indicatori, descrive l’insieme degli aspetti che concorrono alla qualità della vita dei cittadini.
Il Rapporto Bes 2015 analizza i fattori che hanno un impatto diretto sul benessere umano e sull’ambiente attraverso 12 domini, articolati in 130 indicatori:
• Salute - Vita media in aumento, stabile quella in buona salute. • Istruzione e formazione - Si riduce il divario con l’Europa sulla formazione, cresce la partecipazione culturale. Il Mezzogiorno è in ritardo sia in termini di livelli di istruzione e formazione, che di competenze acquisite. Vi è un netto vantaggio delle donne in istruzione e formazione, ad eccezione delle competenze numeriche e d informatiche. • Lavoro e conciliazione dei tempi di vita - Segnali di ripresa ma ancora forti divari di genere ed esclusione dei giovani. • Benessere economico - In miglioramento la condizione economica delle famiglie, ma nel Mezzogiorno forti disuguaglianze. • Relazioni sociali - Aumenta la fiducia negli altri, cala la partecipazione politica. • Politica e istituzioni - Più donne nei luoghi decisionali economici e politici, resta elevata la sfiducia nelle istituzioni. • Sicurezza - Rallenta la crescita dei reati, in calo la violenza contro le donne ma aumenta la sua gravità. • Benessere soggettivo - Cresce l’ottimismo verso il futuro, soddisfazione per la vita ancora stabile. • Paesaggio e patrimonio culturale - Progressi insufficienti nella tutela dei beni comuni. • Ambiente - Passi in avanti ma ancora critica la gestione di risorse naturali e qualità dell’ambiente. • Ricerca e innovazione - Situazione stabile con qualche timido miglioramento. • Qualità dei servizi - Graduale miglioramento dell’erogazione di acqua, elettricità, gas e rifiuti, ancora criticità per servizi sociali, mobilità e carceri.
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