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BANDO - Dalla UE 15 milioni per migliorare la governance e la gestione dei flussi migratori

Data: 27/01/2016

EuropeAid ha recentemente pubblicato un bando volto all’attuazione del Programma di Roma (Processo di Rabat) sulla migrazione nel quadro dello strumento DCI II. Il bando, dotato di 15 milioni di budget, vuole promuovere una governance efficace della migrazione e della mobilità e una migliore gestione dei flussi migratori in tutti i loro aspetti. Le proposte progettuali dovranno anche contribuire a migliorare l’impatto positivo sullo sviluppo economico, sociale ed ambientale della crescente migrazione e della mobilità regionale e globale delle persone. I Paesi destinatari del bando sono: Benin, Burkina Faso, Camerun, Capo Verde, Repubblica centrafricana, Chad, Congo, Repubblica democratica del Congo, Costa d’Avorio, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Liberia, Mali, Marocco, Mauritania, Niger, Nigeria, Sao Tome e Principe, Senegal, Sierra Leone, Togo e Tunisia. Scadenza perla presentazione dei concept note 2 marzo 2016.


Chi può sottoporre una proposta progettuale

Il bando è suddiviso in due lotti, che si distinguono per la tipologia di soggetti proponenti. Possono essere proponenti del Lotto 1 le Autorità pubbliche o agenzie governative semipubbliche stabilite nell’UE. Il Lotto 2 è riservato a ONG, associazioni di datori di lavoro o di lavoratori, università o altre strutture di istruzione superiore o altri importanti attori non statali stabilite nell’UE o in uno dei Paesi destinatari del bando.

Temi del bando
1. Organizzare la mobilità e la migrazione legale, in special modo sostenendo la mobilità regionale e facilitando gli scambi tra i vari attori coinvolti, integrando considerazioni sulla migrazione nelle politiche relative all’istruzione e all’occupazione e assicurando il rispetto dei diritti dei migranti.

Sarà data priorità alle azioni che prevedono di coinvolgere le agenzie per l’occupazione, i partner sociali e i datori di lavoro nei Paesi d’origine e di destinazione nel supportare la mobilità e la migrazione del lavoro, nel rafforzare la capacità dei paesi partner di metter in relazione la migrazione, l’occupazione e la formazione professionale, così come lo sviluppo e l’attuazione delle politiche per l’integrazione dei migranti e per la lotta contro la xenofobia e la discriminazione.

Attività ammissibili (elenco non esaustivo):
• Sviluppo di strategie di migrazione del lavoro nazionali e di politiche per le risorse umane che tengano conto degli effetti attuali e previsti dell’emigrazione sui mercati del lavoro domestici;
• Valutazione delle competenze e dell’esperienza professionale acquisita all’estero e progettazione di moduli di formazione professionale su misura;
• Sviluppo di programmi per coinvolgere il settore privato nella promozione della mobilità regionale;
• Adozione di misure per facilitare il riconoscimento delle competenze e delle qualifiche acquisite all’estero;
• Capacity building e sostegno alle autorità nazionali nell’elaborazione delle strategie nazionali per la migrazione e dei profili migratori, migliorando i sistemi informativi sulla migrazione e i quadri legislativi correlati;
• Capacity building in materia di anagrafe ed emissione di documenti di viaggio nel quadro della gestione dei flussi migratori.

2. Migliorare la gestione delle frontiere e la lotta contro l’immigrazione irregolare, compresa la tratta di esseri umani e il traffico di migranti, in particolare sostenendo i paesi di origine, di transito e di destinazione nell’affrontare l’immigrazione irregolare, rafforzando la cooperazione operativa in materia di gestione delle frontiere, rimpatri e riammissione, lotta contro le reti criminali, tratta di esseri umani e traffico di migranti.
Sarà data priorità alle azioni che prevedono di sostenere l’elaborazione e l’applicazione di appropriati quadri legislativi e politici per la lotta contro la tratta di esseri umani e il traffico di migranti, la gestione integrata delle frontiere, il rafforzamento della cooperazione operativa tra gli Stati limitrofi che adottano un approccio ai migranti alle frontiere rispettoso dei loro diritti umani, fornendo assistenza ai migranti vulnerabili e alle vittime di tratta, assicurando la sostenibilità del rimpatrio e la reintegrazione dei migranti.

Attività ammissibili (elenco non esaustivo):
• Capacity building e sostegno allo sviluppo di strategie nazionali e regionali che portano alla gestione integrata delle frontiere, rafforzando la cooperazione operativa per migliorare la gestione delle frontiere;
• Capacity building per garantire la sicurezza dei documenti di viaggio e la lotta contro i documenti fraudolenti;


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