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Influenza aviaria: gli Stati membri approvano le misure proposte dalla Commissione per rafforzare la prevenzione

Data: 17/10/2005

Venerdì scorso gli Stati membri hanno approvato all’unanimità le misure per il rafforzamento della prevenzione proposte dalla Commissione europea per ridurre i rischi di influenza aviaria negli allevamenti avicoli comunitari. Gli elementi principali sono il rafforzamento delle misure di biosicurezza e l’introduzione di sistemi di individuazione precoce nelle aree ad alto rischio, come le zone umide o le aziende avicole situate lungo le rotte migratorie. Nei prossimi giorni la decisione sarà adottata dalla Commissione.
Le misure approvate impongono agli Stati membri di prendere gli opportuni provvedimenti, in base alla situazione nazionale, per ridurre il rischio di trasmissione dell’influenza aviaria dagli uccelli selvatici ai volatili domestici. In zone a rischio particolarmente elevato, tali misure potrebbero comportare l’obbligo di tenere al chiuso i volatili da allevamento. Come criteri per l’applicazione delle misure di prevenzione sono stabiliti alcuni fattori di rischio comuni a livello comunitario (ad esempio l’ubicazione degli allevamenti lungo le rotte migratorie, la distanza delle aziende avicole dalle zone umide in cui si radunano gli uccelli acquatici migratori, l’allevamento del pollame o di altri volatili domestici all’aperto). Tra i fattori di rischio per la diffusione dell’influenza aviaria figurano le aree ad alta densità di allevamenti avicoli o in cui si verificano numerosi spostamenti tra gli allevamenti. I controlli sanitari negli allevamenti avicoli devono conformarsi ai requisiti prescritti nella decisione.
I sistemi di individuazione precoce servono a fare in modo che i proprietari o i detentori comunichino rapidamente all’autorità veterinaria nazionale competente ogni sintomo di influenza aviaria riscontrato nel pollame o in altri volatili tenuti in cattività. La decisione stabilisce alcuni criteri specifici (ad esempio il crollo della produzione di uova o un aumento dei tassi di mortalità) che servono ad attirare l’attenzione degli allevatori sulla necessità di informare le autorità.
Ogni Stato membro dovrà identificare le aree a rischio nel proprio territorio e applicare quanto prima le misure necessarie per tenere separati gli uccelli selvatici dai volatili domestici. Anteriormente al 5 novembre gli Stati membri dovranno informare la Commissione europea delle misure adottate.
La Commissione continua a seguire da vicino la situazione in Turchia, Romania e Bulgaria. Oltre ai tre esperti inviati in Romania, la Commissione ha inviato due esperti (un epidemiologo e un esperto di laboratorio) in Turchia e altrettanti in Bulgaria per valutare la situazione. La loro missione durerà dal 17 al 20 ottobre. In Turchia, gli esperti valuteranno la situazione nelle zone colpite e assisteranno i loro colleghi al lavoro nei laboratori turchi. In Bulgaria gli esperti assisteranno i loro colleghi e offriranno l'assistenza e la consulenza necessaria in loco. La Commissione ha chiesto agli Stati membri di indicare i nominativi degli esperti che possono essere messi a disposizione nel caso in cui i paesi colpiti da focolai di influenza aviaria avessero ulteriore bisogno di assistenza tecnica.
Da Rapid *

* Rapid è un database gestito dal servizio Stampa e Comunicazione della Commissione europea che fornisce quotidianamente informazioni sulle attività dell’Unione europea così come presentate nei comunicati ufficiali delle istituzioni. Il servizio è disponibile all’indirizzo: http://europa.eu.int/rapid/


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