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N. 725 del 24 ottobre 2005

Data: 24/10/2005

Newsletter della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

L’Euro-Attualità: Dalla Commissione

Una strategia per mantenere sani, sicuri e puliti i mari e gli oceani europei
Bruxelles, 24 ottobre 2005. In data odierna la Commissione europea ha proposto un’ambiziosa stategia per proteggere l’ambiente marino in Europa. Obiettivo della strategia tematica per la protezione e la conservazione dell’ambiente marino è il conseguimento di un buono stato ecologico di tutte le acque marine dell’UE entro il 2021 e la conseguente protezione di questo prezioso bene, fonte di risorse da cui dipendono una serie di attività economiche e sociali. La strategia marina - che costituisce la seconda strategia tematica adottata dalla Commissione in attuazione del Sesto programma di azione per l’ambiente – rappresenta un elemento essenziale della futura politica marittima che sarà proposta dalla Commissione nel corso del 2006.
Il Commissario per l’ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “I mari e gli oceani europei sono estremamente importanti per la qualità della nostra vita e per il nostro benessere economico; tuttavia le loro condizioni stanno peggiorando a causa dell’eccessivo sfruttamento, dell’inquinamento, dei cambiamenti climatici e di una serie di altri fattori. Si tratta di un settore in cui è assolutamente necessaria una strategia generale e integrata a livello europeo. L’intento della Commissione è far sì che i cittadini europei possano godere, sia oggi che in futuro, di mari e oceani sicuri, puliti, sani e ricchi di risorse naturali”.
Una nuova strategia per l’ambiente marino
I nostri mari sono attualmente esposti a una forte perdita di biodiversità a causa della contaminazione da sostanze pericolose, dell’eccesso di nutrienti, dell’impatto della pesca commerciale o degli effetti dei cambiamenti climatici, per citare solo alcune delle minacce incombenti. Le prove di un deterioramento dell’ambiente marino continuano ad accumularsi e indicano cambiamenti potenzialmente irreversibili, come dimostrano il cattivo stato di alcuni stock ittici in Europa o gli effetti dell’eutrofizzazione sull’ecologia marina del Mar Baltico.
L’attuale deterioramento dell’ambiente marino e l’erosione del suo capitale ecologico compromettono le possibilità di creazione di ricchezza e le opportunità di lavoro derivanti dai mari e dagli oceani europei (ad esempio, la pesca e il turismo).
Per invertire la tendenza la Commissione ha elaborato un quadro strategico integrato destinato a far fronte alle pressioni e agli impatti cui è soggetto l’ambiente marino. La strategia, che fissa chiare linee guida operative per il raggiungimento di un buono stato ecologico di tutte le acque marine europee entro il 2021, è descritta in una comunicazione della Commissione, accompagnata da una proposta di direttiva e da una valutazione di impatto, che contiene l’analisi su cui si è basata la sua elaborazione. La strategia si fonderà sui risultati finora conseguiti ai vari livelli di governo per proteggere i mari europei.
Regioni marine
Alcuni Stati membri dell’Unione europea condividono tra loro la responsabilità su un certo numero di regioni marine (Mar Baltico, Atlantico nord-orientale, Mediterraneo), ciascuna delle quali possiede specifiche caratteristiche ambientali. Per tenere conto delle differenze regionali la proposta della Commissione stabilisce obiettivi e metodi comuni ma da attuare a livello delle singole regioni marine. Ciò significa che gli Stati membri appartenenti a una stessa regione marina dovranno collaborare tra loro elaborando appositi piani destinati ad assicurare un buono stato ecologico delle rispettive acque marine. I piani dovranno contenere una valutazione dettagliata dello stato dell’ambiente, definendo per ogni regione marina i requisiti per conseguire un buono stato ecologico, e dovranno inoltre prevedere chiari obiettivi ambientali e appositi programmi di monitoraggio. A livello comunitario non sarà adottata alcuna misura specifica di gestione, ma i piani dovranno essere controllati e approvati dalla Commissione.
Alcuni Stati membri dell’UE condividono la responsabilità di alcune zone marine con paesi terzi. Il conseguimento di un buono stato ecologico implicherà quindi una stretta collaborazione con questi ultimi. Gli Stati membri saranno incoraggiati ad operare nell’ambito delle convenzioni marittime regionali , che hanno una vasta esperienza in materia di protezione dell’ambiente marino.
Ciascuno Stato membro definirà un programma di misure finalizzato al conseguimento di un buono stato ecologico dell’ambiente marino. Prima dell’introduzione di ogni nuova misura sarà necessaria una valutazione dell’impatto, che dovrà prevedere un’analisi costi-benefici dettagliata della misura proposta. I programmi nazionali dovranno essere approvati dalla Commissione.

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