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Accordo UE per una maggiore accessibilità di siti web e applicazioni degli enti pubblici

Data: 09/05/2016

Ieri i negoziatori del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione hanno concordato le prime norme a livello dell’UE per accrescere l’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici, specie per non vedenti, non udenti e ipoudenti. Internet è diventato uno strumento essenziale per ottenere e fornire informazioni e servizi. Risulta quindi più che mai importante garantire che tutti i cittadini possano riuscire a percepire e comprendere i siti web e le applicazioni mobili e interagirvi adeguatamente.

Nell’UE circa 80 milioni di persone sono affette da una disabilità. E con l’invecchiamento della popolazione europea, il dato dovrebbe aumentare a 120 milioni entro il 2020. Un approccio comune per garantire l’accessibilità alla rete è un presupposto per una società digitale inclusiva, che sfrutti appieno i vantaggi del mercato unico digitale. La direttiva proposta interesserà i siti web e le applicazioni mobili degli enti pubblici: pubblica amministrazione, tribunali, forze di polizia, ospedali pubblici, università, biblioteche, ecc. Li renderà accessibili per tutti i cittadini, in particolare i non vedenti e ipovedenti, i non udenti e ipoudenti e coloro con disabilità funzionali.

A seguito dell’accordo politico raggiunto ieri (nel cosiddetto “trilogo” tra i negoziatori del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione), il testo dovrà essere formalmente approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Dopodiché sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed entrerà ufficialmente in vigore. Gli Stati membri avranno 21 mesi per recepirne il testo nella legislazione nazionale.


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