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Ecco le Top 10 delle organizzazioni su Open Cooperazione

Data: 12/05/2016

Ormai da alcuni mesi i dati inseriti dalle ONG italiane sul portale Open Cooperazione compongono un quadro sempre più completo del settore della cooperazione allo sviluppo e dell’aiuto umanitario in Italia. Ottanta tra le più importanti organizzazioni italiane hanno inserito i loro dati di trasparenza e altrettante lo stanno facendo nelle ultime settimane. Si tratta dei dati relativi all’anno 2014, la possibilità di inserire i dati 2015 sarà abilitata nel mese di giugno. Il quadro che emerge suscita interesse in primis perché parliamo di dati inediti che fino ad ora non erano reperibili; finalmente è disponibile una fotografia sempre aggiornata sul mondo della cooperazione non governativa in Italia. I dati aggregati rilasciati nel portale sono divisi in quattro macro aree: paesi e settori d’intervento, risorse umane, risorse economiche e certificazioni.

Nelle info-grafiche di Open Cooperazione è possibile visualizzare in modo semplice e immediato la sommatoria di tutti i dati che le singole organizzazioni hanno volontariamente inserito nel database.

I dati aggregati
I settori d’intervento più comuni tra le ONG italiane sono l’educazione, la sanità, il capacity building e l’aiuto umanitario. Il settore conta su risorse economiche importanti, il “fatturato” totale delle organizzazioni registrate supera i 500 milioni di euro, il 68% arriva da donatori istituzionale il restante 32% è costituito da donazioni da privati. Le risorse umane del settore sono in perfetto equilibrio di genere (50% uomini e 50% donne). Oltre l’80% sono impiegati all’estero. Il 31% degli operatori può contare su contratti a tempo indeterminato e il 38% su collaborazioni a progetto. La retribuzione più alta dichiarata dalle ONG registrate al portale raggiunge quasi 66.000 euro lordi annui, quella più bassa si attesta a 10.000 euro. La trasparenza è già di casa presso le ONG italiane che pubblicano regolarmente i propri bilanci sui siti internet. Nel 78% dei casi si tratta di bilanci certificati da entità esterne. Un terzo delle organizzazioni sono anche dotate di specifiche certificazioni.

Rielaborazione degli opendata
Il sito consente anche la visualizzazione del profilo di ogni singola organizzazione con la scheda relativa ai dati inseriti. In pieno spirito opendata, tutti i dati pubblicati sul sito sono scaricabili in formato CSV e quindi utilizzabili per ulteriori ricerche, incroci e visualizzazioni.
La fruibilità dei dati messi a disposizione da Open Cooperazione ci consente quindi di elaborarli ulteriormente e di mettere a confronto le diverse realtà italiane che operano nella cooperazione allo sviluppo e nell’aiuto umanitario. Sulla base dei dati inseriti dalle organizzazioni nel database abbiamo estratto nove classifiche che ci consentono di conoscere meglio alcune specificità delle organizzazioni della società civile italiana impegnate nel settore.

LE TOP 10 DI OPEN COOPERAZIONE

Bilancio 2014 (totale delle entrate)
1)
Save the Children Italia 67.553.722
2) Medici Senza Frontiere Italia 50.249.841
3) Unicef – Comitato Italiano per l’UNICEF onlus 49.257.365
4) ActionAid 48.700.000
5) Fondazione AVSI 46.735.976
6) Emergency Ong Onlus 38.902.483
7) INETERSOS – Organizzazione Umanitarie Onlus 31.426.186
8) COOPI Cooperazione Internazionale 30.687.395
9) Cesvi 27.384.951
10) MEDICI CON L’AFRICA CUAMM 16.860.7555

Fondi 5 x 1000 del 2014
1)
Emergency 13.896.00,29
2) Medici senza frontiere Italia 9.774.725,95
3) Unicef – Comitato Italiano per l’UNICEF onlus 6.131.277,43
4) Save the Children Italia 3.988.526,10
5) Actionaid Italia 2.082.215,38
6) Amnesty Italia 840.403,10
7) Amref Italia 546.744,44
8) Avsi 524.272,89
9) CBM Italia 507.623,90
10) WeWorld 290.932,02


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