Data: 13/06/2016
La Commissione ha adottato questi giorni una nuova agenda globale per le competenze per l'Europa. Scopo dell'iniziativa è garantire che tutti, fin da giovani, sviluppino una vasta gamma di competenze e trarre il massimo vantaggio dal capitale umano europeo, così da promuovere l'occupabilità, la competitività e la crescita in Europa. La nuova agenda per le competenze invita gli Stati membri e le parti interessate a migliorare la qualità delle competenze e la loro pertinenza per il mercato del lavoro. Secondo gli studi, 70 milioni di europei non possiedono adeguate competenze di lettura e scrittura, e un numero ancora maggiore dispone di scarse competenze matematiche e digitali. Questa situazione li espone al rischio di disoccupazione, povertà ed esclusione sociale. Molti cittadini europei, in particolare i giovani altamente qualificati, svolgono invece mansioni non corrispondenti al loro talento e alle loro aspirazioni. Allo stesso tempo il 40 % dei datori di lavoro europei dichiara di non riuscire a reperire persone con le giuste competenze per crescere e innovare. Infine sono troppo pochi coloro che hanno la mentalità e le competenze imprenditoriali per avviare un'attività in proprio e adeguarsi alle esigenze in continua evoluzione del mercato del lavoro.
È pertanto essenziale innalzare i livelli di competenza, promuovere le competenze trasversali e riuscire a prevedere meglio le esigenze del mercato del lavoro, anche sulla base di un dialogo con l'industria, per migliorare le possibilità di riuscita delle persone e sostenere una crescita equa, inclusiva e sostenibile e società coese.
Per contribuire a contrastare le criticità legate alle competenze, la Commissione intende avviare 10 iniziative che affronteranno queste problematiche:
• una garanzia per le competenze, • una revisione del quadro europeo delle qualifiche, • la "coalizione per le competenze e le occupazioni digitali", • il "piano per la cooperazione settoriale sulle competenze", • uno "strumento di determinazione delle competenze per i cittadini dei paesi terzi", • una revisione del quadro Europass, • rendere l'istruzione e formazione professionale (IFP) una scelta di elezione, • la revisione della raccomandazione sulle competenze chiave, • un'iniziativa di monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati, • una proposta intesa a continuare ad analizzare e scambiare le migliori pratiche sui metodi più efficaci per contrastare la fuga di cervelli.
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