English version

"22 minuti, una settimana d'Europa in Italia" - puntata del 24 giugno 2016

Data: 24/06/2016

"22 minuti, una settimana d'Europa in Italia" - puntata del 24 giugno 2016


L'Europa dopo il 23 giugno


Giovedì 23 giugno, gli elettori inglesi hanno espresso le loro preferenze in uno storico Referendum, il 51,9% dei votanti ha deciso di lasciare l'Unione europea e il 48,1% di restare.

Il Presidente Schulz, il Presidente Tusk e il Primo ministro Rutte si sono incontrati a Bruxelles su invito del presidente della Commissione europea Juncker per discutere del risultato del referendum nel Regno Unito e hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta:

"In un processo libero e democratico i cittadini britannici hanno espresso il loro desiderio di lasciare l'Unione europea. Ci rammarichiamo per questa decisione, ma la rispettiamo.

Questa situazione non ha precedenti, ma siamo uniti nella nostra risposta. Saremo forti e sosterremo i
valori fondamentali dell'UE di promozione della pace e del benessere dei propri cittadini. L'Unione di 27 membri continuerà. L'Unione è il quadro del nostro futuro politico comune. Siamo uniti dalla storia, dalla geografia e da interessi comuni e svilupperemo la nostra cooperazione su queste basi. Affronteremo insieme le sfide comuni per creare crescita, aumentare la prosperità e garantire un ambiente sicuro per i nostri cittadini. Le istituzioni svolgeranno fino in fondo il loro ruolo per mantenere questi impegni.

Ora ci aspettiamo che il governo del Regno Unito attui la decisione del suo popolo nel più breve tempo possibile, per quanto questo processo possa essere doloroso. Qualsiasi ritardo prolungherebbe inutilmente l'incertezza. Esistono regole per procedere in modo ordinato. L'articolo 50 del trattato sull'Unione europea stabilisce la procedura da seguire qualora uno Stato membro decida di lasciare l'Unione europea. Siamo pronti ad avviare rapidamente i negoziati con il Regno Unito sui termini e le condizioni del suo recesso dall'UE. Finché questo processo negoziale non sarà concluso, il Regno Unito continuerà ad essere membro dell'Unione europea, con tutti i diritti e gli obblighi ivi connessi. In conformità ai trattati, ratificati dal Regno Unito, le normative dell'UE continuano ad avere pieno effetto sul e nel Regno Unito finché non sarà più membro dell'UE.

Come concordato, la "nuova intesa per il Regno Unito nell'Unione europea" raggiunta nel Consiglio europeo del 18-19 febbraio 2016 non prenderà effetto e cessa di esistere. Non ci sarà nessuna rinegoziazione.

Per quanto concerne il Regno Unito, auspichiamo che sarà un partner stretto dell'Unione europea in futuro. Ci aspettiamo che il Regno Unito formuli proposte a questo riguardo. Qualsiasi accordo, che sarà concluso con il Regno Unito quale paese terzo, dovrà rispecchiare gli interessi di entrambe le parti ed essere equilibrato in termini di diritti e obblighi.
"


Per saperne di più:
Testo della dichiarazione congiunta (inglese)
Referendum del RU sull'appartenenza all'Unione europea: domande e risposte


Ospiti:
- Laurent Marchand, direttore del quotidiano Ouest-France;
- Beda Romano, corrispondente da Bruxelles per Il Sole 24 Ore;
- Stephen Clarke, scrittore britannico;
- Elena Scoppio, consigliere del vicepresidente per gli Affari economici della Commissione UE.


Trasmissione ideata da:
Thierry Vissol, consigliere speciale Commissione europea in Italia.


Conduttore: Luca Singer
Programme manager: Tomasz Koguc
Assistente: Eligia Stefanelli


Il disco della settimana consigliato da Luca D'Ambrosio di Musicletter.it è "Un dio furioso" della formazione della provincia di Modena Na Isna. Il brano scelto è "Il canto dei migranti". 


Al seguente link potete ascoltare la trasmissione:
http://bit.ly/291XTXF


La trasmissione è disponibile in podcast:
Sito internet della Commissione europea – Rappresentanza in Italia
Facebook
Twitter
APP Android


Pagina precedente