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JODA. Misure alternative alla detenzione per minorenni autori di reato. Buone prassi europee

Data: 29/06/2016

La Convenzione sui diritti del fanciullo (CRC) adottata dalle Nazioni Unite, contiene due disposizione sulla giustizia minorile (Art.40) e sulla detenzione (Art.37) e costituisce la base degli standard internazionali che definiscono le buone prassi e forniscono le linee guida negli interventi con i minori in conflitto con la legge, in particolare per quanto concerne le sanzioni e le misure a cui sono sottoposti.

Tali standard pongono particolare enfasi alla promozione dell’adozione di sanzioni e misure socialmente utili quali alternative alla carcerazione.

Nonostante esistano degli strumenti di monitoraggio a garanzia di questi standard, a fronte di alcuni recenti miglioramenti nella disponibilità di sanzioni socialmente utili, rimangono ancora gravi divari tra la teoria di tali normative e la prassi operativa.

L’iniziativa “Juvenile Offenders Detention Alternative in Europe (J.O.D.A.)” ha analizzato, sotto il coordinamento del Centro Studi Opera Don Calabria, il tema dell’applicazione dei programmi alternativi alla detenzione in vari Stati Europei.

La ricerca ha tenuto conto di due i fattori essenziali: il bisogno e la richiesta di sicurezza proveniente dalla società e dai media e il diritto del minore alla riabilitazione e inclusione.

I risultati del progetto sono stati raccolti nel volume "JODA - Misure alternative alla detenzione per minorenni autori di reato in Europa" che può essere scaricato liberamente online.


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