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Lavare i piatti a Buckingham Palace

Data: 13/07/2016

Se amate la cultura inglese, siete dei fan della famiglia reale britannica, non vi spaventano né il clima piovigginoso, né la Brexit, allora ecco l’annuncio di lavoro che fa per voi.

Elisabetta II infatti è in cerca di un lavapiatti che viva con lei alla residenza reale di Buckingham Palace, con uno stipendio di 17.000 sterline l’anno, pari all’incirca a 24.300 euro.

Da quanto si legge nell'annuncio, inoltre, il futuro dipendente reale avrà diritto a 33 giorni di ferie e soggiornerà in una stanza privata presso la residenza di Sua Maestà. I pasti sono ovviamente inclusi.

Lavorare a Buckingham Palace, inoltre, offre l’opportunità di conoscere personalità difficilmente avvicinabili, anche se forse lavare i piatti non è il sogno di quanti vorrebbero viverci.

“Assisterai il team nel mantenere pulite le sale, assicurandoti che gli chef e i gli assistenti dispongano di tutto il necessario per preparare centinaia di portate ogni giorno.” E ancora: “Pulirai gli utensili in modo che siano sempre pronti per l’uso, ed inoltre assisterai alla preparazione del cibo”. Non proprio una prospettiva esaltante.

C’è di più: per essere un ottimo lavapiatti, non serve soltanto eseguire alla lettera quanto elencato finora. “Anche se sarai di servizio a Buckingham Palace, quando richiesto dovrai spostarti in una delle altre residenze reali e dovrai essere disponibile a questo tipo di sfida e alle altre che si presenteranno.”

Ma quali pregresse esperienze lavorative sono richieste per un lavoro che dovrà essere svolto impeccabilmente? Nessuna. Perché quello che guiderà i selezionatori nella scelta del fortunato lavapiatti sarà la personalità del candidato: assolutamente fedele alla regina, dovrà essere mosso da un grande amore per la Gran Bretagna e la famiglia monarchica.

Se pensi di avere il giusto spirito di un fedele suddito britannico, cosa aspetti a inviare il tuo curriculum?

La scadenza per l'invio della candidatura è fissata alle 23.55 del 17 luglio (ovviamente ora di Londra) tramite il sito dedicato alla gestione delle residenze reali.

Fonte: Huffington Post.


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