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L’Euro-Attualità (continua)

Data: 27/10/2005

Anche l’opinione pubblica potrebbe e dovrebbe fare tesoro dei risultati offerti dalla ricerca di settore. Se lo facesse, potrebbe avere un’immagine diversa, assai più equilibrata, di quella tradizionalmente costruita attorno al mondo degli immigrati. Le statistiche dimostrano infatti che la più parte di loro sono pronti ad integrarsi e a lavorare onestamente, se inseriti con successo.
Proprio per questo, la strategia europea che sto perseguendo è importante: una politica che dovrà prevedere rigorose procedure di ingresso per regolare il flusso di nuovi immigrati. Ma che, allo stesso tempo, offrirà ai nuovi immigrati regolari un percorso di integrazione capace di includere anche politiche dedicate per le stesse famiglie (per donne e bambini – corsi di educazione civica, corsi dedicati al campo dei valori dell’Europa, corsi di lingue ecc).
Non possiamo dimenticare i problemi di marginalizzazione e di esclusione che spesso derivano dalla mancata integrazione nel mercato del lavoro, un mercato che sappiamo essere la vera porta d’ingresso ad una migliore integrazione nella società nel suo insieme.
Non possiamo dimenticare che in Europa dobbiamo nello stesso tempo saper valorizzare e utilizzare le risorse umane che già abbiamo e prepararci a valorizzare ed utilizzare quelle che arriveranno nei prossimi anni, anche in conseguenza della nostra curva demografica.
Gli immigrati sono infatti una risorsa per l’Europa. Non solo in termini di mercato del lavoro e di competitività delle nostre economie. Ma soprattutto – come ho appena ricordato - per sopperire al progressivo invecchiamento della popolazione attiva e per il loro apporto culturale e umano.
La Commissione Europea ha un’agenda molto ricca nel campo delle migrazioni e dell’asilo. Abbiamo in corso:
- Il monitoraggio della trasposizione delle normative europee sul piano nazionale e del loro concreto rispetto da parte delle amministrazioni a tutti i livelli,
- L’elaborazione di nuove norme comuni e di nuove politiche in campo europeo (una politica comune di asilo, una gestione comune e solidale degli immigrati irregolari espulsi, il piano d’azione relativo alla emigrazione legale economica, l’integrazione ecc).
- Nuovi strumenti operativi che permettano di dare maggior concretezza all’azione europea anche e soprattutto di fronte alle nuove emergenze ed alle esigenze di forme di reazione e governo rapido delle stesse;
L’ampiezza di questo nostro mandato e la necessità di costruire politiche di governo flessibili e mirate sottolineano l’importanza e la necessità del sostegno (delle verifiche, delle idee, delle analisi, delle critiche) di quella parte della comunità scientifica, in particolare, che promuove ricerca e raccolta di dati statistici.
Ma accanto e insieme a loro abbiamo bisogno di tutti coloro – e sono tanti - che, per il loro lavoro a diretto contatto con il mondo degli immigrati, conoscono a fondo questa loro realtà. Una realtà complessa, tormentata e variegata che dobbiamo imparare a leggere bene, certo con la precisione dei numeri, l’impatto e la forza della quantità, ma anche e soprattutto con la qualità che voi sapete esprimere, quella vostra capacità dialogante di comprendere, esprimere ed amare la dimensione umana.


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