English version

La Commissione Europea propone di designare il 2018 Anno europeo del patrimonio culturale

Data: 31/08/2016

La Commissione ha presentato ieri al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta per la designazione del 2018 quale Anno europeo del patrimonio culturale. L'obiettivo è mettere in evidenza il ruolo del patrimonio culturale dell'Europa nel promuovere la consapevolezza di una storia e di un'identità condivise.

Dai siti archeologici all'architettura, dai castelli medievali alle tradizioni popolari fino alle arti, il patrimonio culturale dell'Europa è il cuore pulsante dell'identità e della memoria collettiva dei cittadini europei. A livello locale, il patrimonio culturale dell'Europa incentiva la coesione e l'integrazione sociale mediante la riqualificazione di zone degradate, la creazione di posti di lavoro radicati nel territorio e la promozione del sentimento di appartenenza a una comunità. Per queste ragioni, in particolare in un momento in cui i tesori culturali mondiali sono minacciati e deliberatamente distrutti nelle zone di conflitto, la Commissione ritiene che il patrimonio culturale meriti un Anno europeo nel 2018.

Il patrimonio culturale europeo riveste anche un importante ruolo economico, con 300 000 posti di lavoro diretti e 7,8 milioni di posti di lavoro indirettamente collegati al settore in Europa, ad esempio nel turismo, nell'edilizia e in servizi ausiliari quali i trasporti, l'interpretariato, la manutenzione e la sicurezza.

Il 2018, Anno europeo del patrimonio culturale, sarà un'occasione per mettere in luce l'importanza della cultura europea e ciò che l'UE può fare in materia di salvaguardia, digitalizzazione, infrastrutture, ricerca e sviluppo delle competenze, per citare solo alcuni dei settori sostenuti da programmi di finanziamento dell'UE, come Europa creativa. In tutta Europa saranno organizzati eventi e attività informative, didattiche e di sensibilizzazione. L'Anno europeo costituirà un'opportunità per cercare soluzioni a problemi quali i tagli ai bilanci pubblici per la cultura, il calo della partecipazione ad attività culturali tradizionali, le pressioni ambientali sui siti del patrimonio culturale, il mutamento delle catene del valore e la trasformazione digitale.


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


Pagina precedente