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Come facilitare l'accesso delle imprese ai Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE)

Data: 28/09/2016

La burocrazia può costituire un deterrente per le piccole imprese e le start-up che talvolta, proprio a causa delle procedure amministrative, rinunciano alle possibilità offerte dai fondi SIE. Ciò significa non sfruttare un potenziale prezioso in termini di miglioramento della competitività europea.

Per questo motivo la Commissione ha istituito un anno fa un gruppo ad alto livello incaricato di studiare soluzioni e facilitare l'accesso delle imprese ai Fondi strutturali e di Investimento Europei. Ieri la Commissaria per la Politica regionale Corina Creu e l'ex Vicepresidente della Commissione e presidente del gruppo ad alto livello Siim Kallas hanno presentato le principali raccomandazioni del gruppo e spiegato in che modo contribuiscono alla riflessione sul futuro della politica di coesione dopo il 2020.

In questo scorcio finale del 2016 il gruppo sarà impegnato ad affrontare la sovra-regolamentazione, ossia gli obblighi amministrativi supplementari imposti ai beneficiari dalle autorità nazionali o locali.

Alcune delle raccomandazioni proposte dal gruppo sono già state incluse nel riesame intermedio del quadro finanziario pluriennale della Commissione.

Tra queste:
• Modalità semplificate di rimborso delle spese. Per esempio, i beneficiari non sarebbero più obbligati a giustificare ogni singola voce di spesa ma per determinate categorie di costi, comprese le spese del personale o altre spese generali, come assicurazioni o canoni di locazione, potrebbero ricorrere a tassi forfettari o prezzi fissi;
• Promozione del principio "una tantum": i documenti forniti dai beneficiari sarebbero conservati in formato digitale e non dovrebbero essere ripresentati in ogni singola fase di attuazione del progetto;
• Promozione delle sinergie e delle migliori pratiche, ad esempio singoli inviti a presentare proposte in cui potrebbero confluire diverse fonti di finanziamento dell'UE. Questo consentirebbe alle PMI di presentare un'unica domanda per ottenere finanziamenti a favore di un pacchetto di investimenti invece di dover partecipare a una serie di inviti;
• Armonizzazione, per quanto possibile, tra le pratiche di mercato e le condizioni applicate agli imprenditori che ricevono prestiti erogati tramite gli strumenti finanziari sostenuti dai fondi SIE. In pratica, le condizioni sarebbero meno rigide di quelle imposte per le normali sovvenzioni: ad esempio, sarebbe richiesta meno documentazione e i tempi prescritti per la conservazione dei documenti sarebbero più brevi.

Sulla base delle raccomandazioni del gruppo, la Commissione ha inoltre proposto di rendere più semplice la combinazione con il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), prevedendo che il richiedente debba rispettare un'unica serie di procedure invece che norme distinte per ciascun Fondo.


Per ulteriori informazioni potete consultare il seguente link.


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