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Progressi della garanzia per i giovani e dell'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile

Data: 05/10/2016

La Commissione Europea ieri ha adottato una comunicazione che illustra i progressi compiuti e indica che, nonostante la disoccupazione giovanile rimanga un problema molto sentito in molti Stati membri, a partire dal 2013 l'andamento del mercato del lavoro giovanile nell'UE ha complessivamente superato le aspettative. Rispetto al 2013 i giovani disoccupati nell'UE sono diminuiti di 1,4 milioni e i giovani senza lavoro che non frequentano corsi di istruzione o di formazione (NEET) sono 900 000 di meno.

Queste tendenze incoraggianti indicano che la garanzia per i giovani, sostenuta dall'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, ha contribuito a fare la differenza sul campo. Circa 9 milioni di giovani si sono avvalsi di una proposta, per lo più di lavoro. La garanzia per i giovani è stata inoltre un catalizzatore di cambiamento politico che ha portato a riforme strutturali e ad innovazioni programmatiche negli Stati membri.

L'iniziativa per l'occupazione giovanile, fonte di finanziamenti mirati per 6,4 miliardi di euro a livello dell'UE, è stata essenziale per la rapida creazione di iniziative nazionali di garanzia per i giovani e ha fornito sostegno diretto a più di 1,4 milioni di giovani NEET che vivono nelle regioni maggiormente bisognose. Nel 2015 la Commissione ha aumentato del 30% l'erogazione degli anticipi destinati all'iniziativa agli Stati membri ammissibili (per un importo pari a circa 1 miliardo di euro), con l'importante risultato di fornire liquidità di cassa prontamente disponibile, permettendo di accelerare l'attuazione di misure in loco.

Dati questi progressi, la Commissione ha recentemente proposto di ampliare le risorse di bilancio dell'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile e di fornire un ulteriore miliardo di euro alla dotazione di bilancio specifica dell'iniziativa, al quale si aggiunge un miliardo di euro del Fondo sociale europeo. Questi due miliardi di euro potrebbero permettere di offrire sostegno da qui al 2020 a un altro milione di giovani negli Stati membri più colpiti dalla disoccupazione giovanile. Queste misure si aggiungono alle dotazioni finanziarie disponibili a titolo del Fondo sociale europeo.


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