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Capitali europee della cultura per il 2017: Aarhus e Pafos

Data: 02/01/2017

A partire dal 1° gennaio Aarhus e Pafos deterranno il titolo di Capitale europea della cultura. Ad Aahrus il programma culturale inizierà ufficialmente il 21 gennaio. Per Pafos 2017 la cerimonia di apertura avrà luogo il 28 gennaio, alla presenza di Christos Stylianides, Commissario responsabile per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi, e di Nicos Anastasiades, Presidente di Cipro [tbc] Il Commissario Tibor Navracsics ha dichiarato: "Il titolo di Capitale europea della cultura costituisce un'opportunità unica per unire le comunità sotto l'egida della cultura e per promuovere, a livello locale, europeo e internazionale, solidi partenariati per il futuro. Auguro ad Aarhus e a Pafos un grande successo nell'anno a venire." Le due città hanno proposto programmi da cui traspare la loro centenaria tradizione culturale e ricorreranno a diverse forme artistiche per affrontare le problematiche di natura socio-economica che attualmente affliggono l'Europa.

Il tema centrale di Aarhus 2017 è "ripensare". La città danese intende illustrare in che modo le arti, la cultura e il settore creativo possono aiutarci a "ripensare" e a plasmare i nostri modelli comportamentali di base, a livello sociale, urbano, culturale ed economico, e a trovare soluzioni nuove a sfide comuni. Uno spettacolo teatrale all'aperto che mette in scena una saga vichinga, un'esposizione d'arte che si estende nella città e lungo il litorale, un "Creativity World Forum" (forum mondiale sulla creatività) e un festival internazionale di letteratura per l'infanzia sono solo alcuni dei molteplici eventi che collegheranno idealmente il passato ad idee creative per il presente e il futuro.

I protagonisti delle celebrazioni di apertura del programma culturale di Aarhus 2017 saranno i bambini. Centinaia di bambini provenienti dalla regione centrale della Danimarca (la Midtjylland) si riuniranno ad Aahrus per immaginare il futuro in una serie di eventi dal titolo "Ønskelandet" (il paese dei desideri). Durante la cerimonia inaugurale, al calare della notte, una spettacolare rappresentazione vedrà protagonisti spiriti e divinità vichinghe e segnerà l'inizio dell'anno in cui la città sarà Capitale europea della cultura.

"Linking Continents, Bridging Cultures" (collegare i continenti, avvicinare le culture) è il filo conduttore comune a centinaia di eventi organizzati da Pafos 2017. La prima città cipriota a rivestire il ruolo di Capitale europea della cultura attinge alla propria esperienza di multiculturalità, avvalendosi della vicinanza geografica al Medio Oriente e all'Africa del Nord per rafforzare i legami tra paesi e culture. Pafos si trasformerà in un immenso palcoscenico all'aperto, in una "Open Air Factory", in cui una millenaria tradizione culturale vissuta in spazi aperti si sposa con le forme contemporanee di creatività, di pensiero e di vita.

La cerimonia di apertura per Pafos 2017 si ispira ad una delle tematiche del programma culturale dell'anno: "il mito e la religione". Il mito di Pigmalione e Galatea e altri racconti legati alla storia di Pafos rivivranno nel corso di uno spettacolo di musica e danza unico nel suo genere. Durante il fine settimana inaugurale del 28-29 gennaio, la città si trasformerà in un'Open Air Factory con una miriade di spettacoli ed esibizioni artistiche.

Contesto
L'iniziativa "la Capitale europea della cultura", inaugurata nel 1985 dal ministro greco della Cultura, Melina Mercouri, è uno degli eventi culturali più prestigiosi in Europa. Le città sono scelte sulla base di un programma culturale che deve avere una forte dimensione europea, promuovere la partecipazione e il coinvolgimento attivo degli abitanti e contribuire allo sviluppo a lungo termine della città.

Per le città selezionate è anche un'opportunità eccellente per curare la loro immagine, mettersi in evidenza a livello mondiale, attrarre un numero maggiore di turisti e ripensare il loro sviluppo attraverso la cultura.

Il titolo ha un impatto a lungo termine, non solo nell'ambito della cultura ma anche sul piano sociale ed economico, sia per la città che per le regioni circostanti. Solo per citare un esempio, uno studio ha dimostrato che nell'anno in cui le città detengono il titolo di Capitale europea della cultura il numero di visitatori che vi trascorrono almeno una notte aumenta in media del 12% rispetto all'anno precedente.

Nel 2016 sono state Capitali europee della cultura Wroclaw (Breslavia) in Polonia e San Sebastian in Spagna. Dopo Aahrus e Pafos nel 2017, le future Capitali europee della cultura saranno La Valletta (Malta) e Leeuwarden (Paesi Bassi) nel 2018, Plovdiv (Bulgaria) e Matera (Italia) nel 2019 e Fiume (Croazia) e Galway (Irlanda) nel 2020.


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