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Newsletter Eurocultura - Alla pari, opportunità in Europa

Data: 10/03/2017

Newsletter Eurocultura - Alla pari, opportunità in Europa

10 marzo 2017

Editoriale



Il lavoro “alla pari” coinvolge migliaia di persone in Europa e non solo: si pensi ad esempio che ogni anno in Inghilterra vengono collocati circa 30.000 stranieri, in Francia 20.000, in Germania 5.000 e in Italia 3.000.

La permanenza di questo successo deriva dalla combinazione di alcune connotazioni dell’attività: quella formativa (“vado per migliorare la mia preparazione linguistica”); quella filantropica (“vado a fare qualcosa di utile agli altri”); quella pratica (“poiché ho pochi soldi, vado spendendo il meno possibile e magari per guadagnare qualcosa”); quello della sicurezza (“vado lontano da casa ma in una situazione strutturata e sicura”).

Mentre si aspetta di partire non è male tenersi in contatto con i propri “ospitanti”. Dopo avere trovato un’intesa con la famiglia via telefono, lettera e email, c’è da firmare un accordo di lavoro. In genere l’agenzia vi potrà aiutare nel redigere il contratto. A volte può capitare di ricevere semplicemente una lettera di invito da parte della famiglia ospitante e allora dovrete essere voi a pretendere un accordo scritto.

Al momento di partire è necessario portare con sé la carta d’identità per i Paesi dell’U.E., invece il passaporto per gli altri. Per i Paesi extra U.E. è necessario il permesso di lavoro o il visto per scambio culturale (ad esempio in U.S.A.).

Nonostante non si debbano mettere in conto grandi spese, è sempre meglio avere una certa quantità di denaro personale, anche per garantirsi un minimo di indipendenza dallo stipendio della famiglia, che comunque non sarà mai elevato. Una carta di credito oppure un bancomat abilitato per l’estero permettono di accedere sempre e velocemente ai contanti. Inoltre, in caso d’emergenza, i vostri genitori possono farvi arrivare dei soldi entro lo stesso giorno tramite bonifico telegrafico.

Normalmente il viaggio di andata è a carico del lavoratore “alla pari”, mentre per il ritorno, soprattutto per soggiorni lunghi (un anno), è abbastanza comune che sia la famiglia ospitante a provvedere.

È da tener conto inoltre che bisognerà provvedere personalmente al pagamento del corso di lingua, nel caso si abbia intenzione di frequentarlo. Attenzione: il costo della vita può variare notevolmente da quello abituale (un cappuccino a Londra costa 3 Euro, il treno TGV tre volte quello di casa, mentre la telefonata dall’Olanda all’Italia costa solo la metà e la discoteca tedesca è gratis).


Agenzie italiane
• Genova A.R.C.E.
• Torino Welcome Agency
• Torino APE - AU PAIR IN ITALY
• Torino CELTIC CHILDCARE AGENCY
• Gallarate (VA) 3 Esse Agency
• Roma, Milano e Oderzo (TV) WEP World Education Program
• Milano BEC - British European Centre
• Milano - Genova International Au Pair Italy
• Padova MB - Scambi Culturali
• Alano di Piave (BL) AU PAIR EUROPE
• Bologna STI Study Travels International
• Ferrara Agenzia Italiana Aupair e Scambi Culturali
• Roma e Milano Cultural Care Au Pair
• Roma Euroma
• Napoli Steps
• Capoterra (CA) Indirizzo Inghilterra
• Noto (SR) Living Association Aupair


Altri indirizzi e informazioni utili si trovano in:
Il Portale dei Giovani
InformaGiovani Piemonte
InformaGiovani Ferrara
InformaGiovani Roma Capitale


Fonte: Eurocultura.


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