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BANDO - 10 milioni dall’UE per promuovere la cultura e il dialogo interculturale

Data: 30/03/2017

EuropeAid ha pubblicato ieri il bando “Intercultural dialogue and Culture” con l’obiettivo di promuovere il dialogo interculturale, la diversità culturale e il rispetto per la pari dignità di tutte le persone nei paesi partner. Questo strumento fa parte del Global Public Goods and Challenges 2014-2020, parte integrante del programma DCI, contribuisce alla realizzazione degli SDG 4, 10 e 17 dell’Agenda 2030 per sviluppo sostenibile, promuovendo la cittadinanza globale, il pluralismo e la libertà di religione. Il bando ha una dotazione finanziaria di 9,7 milioni di euro. La scadenza per la presentazione dei concept note è fissata per il 16 maggio 2017.

Il bando è composto da due lotti.

• Lotto 1: Migliorare la comprensione e il rispetto della diversità culturale e religiosa.
Obiettivo specifico:
aumentare il pluralismo culturale e la comprensione interculturale, compresi gli aspetti relativi alla religione nei paesi partner.
Dotazione del lotto 4.000.000 EUR.

• Lotto 2: La cultura come fattore abilitante per il dialogo, l’inclusione sociale, lo sviluppo delle competenze e la coesione
Obiettivo specifico:
migliorare il dialogo e l’inclusione sociale (in particolare delle popolazioni vulnerabili e svantaggiate, come le persone appartenenti a minoranze, i migranti, le donne e le ragazze, disabili) per lo sviluppo delle competenze e la coesione sociale nei paesi partner.
Dotazione del lotto 5.700.000 EUR.

Dimensioni del co-finanziamento

Qualsiasi contributo richiesto nell’ambito di questo bando deve essere compreso tra i seguenti importi minimi e massimi:

Per il lotto 1
• Importo minimo: EUR 1.500.000;
• Importo massimo: EUR 2.000.000.

Per il lotto 2
• Importo minimo: EUR 1.900.000;
• Importo massimo: EUR 2.850.000.

Percentuale massima del co-finanziamento: 90% del totale dei costi ammissibili dell’azione.

Sono eleggibili per questo bando nel ruolo di applicant e co-applicant le seguenti tipologie di organizzazioni:
• Attori non statali;
• Reti di organizzazioni della società civile (CSO);
• Enti pubblici;
• Reti e/o associazioni di enti locali;
• Organizzazioni internazionali (inter-governative).

La durata prevista di un’azione non può essere inferiore a 36 mesi né superiore a 60 mesi.

Aree geografiche

Azioni dovranno essere implementate in almeno due paesi della lista dell’OCSE/DAC dei paesi beneficiari di APS. Sarà data priorità alle azioni in Burundi, Burkina Faso; Camerun; Chad; Gibuti; l’Eritrea; Etiopia; Kenya, Mali; Niger; Nigeria; Senegal; Somalia; Sud Sudan; Sudan; Yemen, Ruanda, Tanzania, Uganda, e Iran.

Modulistica e guidelines.


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