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N. 737 del 21 novembre 2005

Data: 21/11/2005

Newsletter della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

L’Euro-Attualità: Dalla Commissione

Il mondo dell’energia "verde" si riunisce per esaminare il suo ordine del giorno
Sfruttare il calore naturale del pianeta, l'energia delle onde, i raggi del sole o le risorse ecologiche della terra per produrre energia e combustibili, sono i temi al centro degli sforzi della Commissione europea al fine di promuovere la ricerca in materia di fonti d'energia rinnovabili. L'UE investirà 440 milioni di euro per fare progredire queste tecnologie tra il 2002 e 2006. l'obiettivo consiste nel fare in modo che, entro il 2010, almeno il 12% del consumo energetico globale dell'UE sia soddisfatto tramite fonti d'energia rinnovabili, e ciò per ragioni ecologiche e di sicurezza d'approvvigionamento. La ricerca è essenziale per raggiungere questo obiettivo, che lega le politiche che riguardano l'energia, la ricerca e l'ambiente. Oggi si apre a Bruxelles una grande conferenza sulle energie rinnovabili che riunirà un'ampia gamma di organizzazioni coinvolte nella ricerca in materia, per discutere dei mezzi per collaborare meglio a sviluppare questo importante settore. La conferenza si accompagnerà ad un'esposizione che presenta alcuni dei progetti finanziati a livello europeo e che sono stati coronati da successo.
“La politica di ricerca di oggi fornisce le conoscenze necessarie alla politica energetica di domani. Il nostro obiettivo a lungo termine è trasformare il sistema energetico attuale, che si fonda sui combustibili fossili, in un sistema più sicuro, efficace e durevole”. Con queste parole il commissario alla scienza e alla ricerca Janez Potocnik ha aperto oggi la grande conferenza sulle energie rinnovabili, che riunisce a Bruxelles le principali organizzazioni che operano in questo settore.
L’Ue investirà 440 milioni di euro entro il 2006 per fare passi avanti decisivi in ambiti come lo sfruttamento del calore naturale del pianeta, l’energia delle onde e del sole, l’utilizzo di risorse pulite per produrre energia e combustibili. L’obiettivo è fare in modo che, entro il 2010, almeno il 12% del fabbisogno energetico dell’Ue sia soddisfatto per mezzo di fonti rinnovabili, che garantiscano standard ecologici più elevati e sicurezza di approvvigionamento.
Con un investimento che supera di gran lunga quello degli Stati Uniti e del Giappone, l’Ue può oggi considerarsi all’avanguardia nel settore delle energie rinnovabili. Nel corso degli ultimi venti anni, la Commissione europea ha adottato un approccio mirato alla collaborazione fra imprese e fra interi settori a breve, medio e lungo termine. Bruxelles ha inoltre sostenuto la creazione di una piattaforma tecnologica consacrata all’energia fotovoltaica ed è già in programma la creazione di piattaforme tecnologiche in altri settori, come i biocarburanti per i trasporti, l’energia eolica e l’energia solare termica.
La ricerca sulle fonti di energia rinnovabili copre attualmente il 50% dei fondi del programma sulla ricerca energetica. La Commissione si ripropone di mantenere questo livello di investimento nel futuro programma di ricerca per il periodo 2007-2013.
Alla conferenza che si è aperta oggi, è abbinata una mostra dedicata ad alcuni progetti di successo finanziati a livello europeo. Una sezione speciale permette ai ricercatori dei nuovi Stati membri di mostrare le loro competenze, mentre alcuni stand sono organizzati da associazioni che operano nel settore delle energie rinnovabili.
Da Rapid *

* Rapid è un database gestito dal servizio Stampa e Comunicazione della Commissione europea che fornisce quotidianamente informazioni sulle attività dell’Unione europea così come presentate nei comunicati ufficiali delle istituzioni. Il servizio è disponibile all’indirizzo: http://europa.eu.int/rapid/

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