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Data: 21/04/2017

Neolaureato: senza un livello C1, la fluency, non si va da nessuna parte o quasi. Pochissime aziende accettano personale che, all’inizio della carriera, non è in grado di collaborare in lingua tedesca in un team. Qualche opportunità esiste in città come Berlino, Monaco, Francoforte o Amburgo, nei settori delle start-up e dell’ingegneria. Non sapere bene il tedesco, significa anche avere limitato accesso ai programmi di carriera interna e ad offerte migliori da altre aziende.

Personale qualificato: con esperienza, diplomato o laureato, ha ottime opportunità di stipendio e carriera. Ma il tedesco deve essere al livello C1, perché solo questo livello permette di svolgere la mansione in modo adeguato, senza perdite di tempo, garantendo alta qualità. Inoltre permette di assumersi sempre più responsabilità e di conseguenza uno stipendio maggiore. Personale con notevole esperienza nell’IT, ingegneria o vendita potrebbe trovare un buon lavoro solo con l’inglese. Ma i posti in inglese sono veramente pochi (si trovano presso le organizzazioni internazionali come la BCE o l’Ufficio Brevetti oppure presso le multinazionali).

Altre situazioni: naturalmente ci sono dei lavoro retribuiti dove il tedesco può essere basso e anche assente. Sono i lavori “invisibili” come le pulizie, lo scarico della merce, l’aiuto in cucina, in agricoltura. Tutte attività senza o con poco contatto con il mondo tedesco. Caratterizzate da contratti precari, a tempo determinato, con paga bassa. E senza poter raggiungere un tedesco migliore.

In conclusione: per i giovani ci sono delle situazioni “leggere” come alla pari, stage e volontariato dove si può iniziare con un tedesco medio-basso. Appena vogliamo fare delle attività “vere” come lavoro o studio, dove ci sono in ballo una retribuzione decente o un esame, ci si vuole un livello medio-alto.

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Fonte: InGermania Eurocultura


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