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Dalla Commissione

Data: 24/11/2005

Cresce l’integrazione economica internazionale: opportunità e sfide

Bruxelles, 24 novembre 2005. L'Europa è una beneficiaria della globalizzazione. I suoi cittadini ne hanno aprofittato durante tutta la seconda metà del secolo scorso e i rapidi mutamenti economici globali cui ora assistiamo fanno prospettare ulteriori aumenti dei livelli di vita. La ricompensa potrebbe assumere la stessa forma che in passato: prezzi bassi per consumatori e imprese; maggiori volumi nel commercio internazionale; produttività e salari effettivi più elevati; progresso tecnologico consistente e diffuso; ampia varietà di scelta tra i prodotti. Ma l’UE, inestricabilmente legata all’economia mondiale, deve affrontare con dinamismo la sfida dalla globalizzazione e concentrarsi sui modi per cogliere le opportunità che la globalizzazione offre. E dotarsi di politiche attente, che uniscano flessibilità e imparzialità e aiutino la gente a darsi strumenti, sostegni e incentivi per operare in un mondo in cambiamento.
Sono le principali conclusioni dal Bilancio annuale dell’economia dell’UE, quest’anno interamente dedicato alle recenti tendenze e alle conseguenze della globalizzazione.
“Nella nuova, emergente, divisione internazionale del lavoro, l’Europa deve orientarsi verso settori a maggior valore aggiunto. Dobbiamo essere capaci di dar vita a nuove attività e nuova occupazione, di trovare nuovi e migliori modi di aiutare la gente che sta adeguandosi a una realtà di cui approfitteranno sia il primo che il terzo mondo. Se vogliamo cioè godere dei vantaggi della globalizzazione, dobbiamo attuare compiutamente la strategia rinnovata di Lisbona, incentrata sull’occupazione e la produttività” dice Joaquin Almunia, commissario per gli Affari economici e monetari.
Secondo stime prudenti, circa un quinto dell’aumento reale del reddito pro capite dell’UE negli ultimi 50 anni è dovuto alla sua integrazione nell’economia mondiale e abbiamo la possibilità di ottenere ulteriori benefici se riformiamo la struttura delle nostre economie, soprattutto completando il mercato unico. L’integrazione economica mondiale fa vincere tutti, come dimostra la spettacolare riduzione della povertà. Se i negoziati di Doha avranno successo, questa dinamica potrà rafforzarsi ulteriormente.


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