Data: 20/12/2017
Il rapporto sull'imprenditoria femminile, pubblicato congiuntamente dalla Commissione Europea e dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), approfondisce il divario di genere nell'imprenditoria, le differenze tra aziende di proprietà maschile e femminile e le pesanti sfide che le imprenditrici devono affrontare quando si tratta di avviare un'impresa.
Le donne tendono ad avere un potenziale imprenditoriale latente che spesso non si realizza. I responsabili politici hanno il compito di sbloccare questo potenziale, riconoscendo che le donne rappresentano un gruppo eterogeneo con forti differenze nelle loro motivazioni, intenzioni e progetti.
Diversi nuovi approcci politici per sostenere le donne nell'imprenditoria cominciano ad emergere, compreso un maggiore sostegno per le donne imprenditrici orientate alla crescita con: • programmi dedicati per incubatori e acceleratori aziendali e • la creazione di un'infrastruttura per il capitale di rischio.
E’ inoltre necessario migliorare le condizioni istituzionali generali e si impone un cambiamento culturale, poiché ancora gli imprenditori sono fortemente influenzati dai modelli di ruolo e dal contesto sociale. È quindi importante promuovere le donne imprenditrici come modelli di riferimento e garantire che il sistema educativo sia neutrale rispetto al genere e non scoraggi le donne dal campo della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica (STEM). Infine, devono essere intraprese azioni più mirate per garantire che le politiche familiari, sociali e fiscali non discriminino l'imprenditorialità femminile.
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