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1.gap year il periodo trascorso all'estero tra l'esame di maturità e l'inizio dell'università

Data: 29/05/2008

In forme e con spirito adattato ai tempi e con denominazioni diverse a seconda dell'epoca, quest'uso si è mantenuto nei paesi anglosassoni, mentre è del tutto scomparso da noi. Ora qualcosa del genere sta tornando a prendere piede dalle nostre parti.
Ci arriva col nome di gap year o gap period, perché così gli anglosassoni chiamano il periodo trascorso all'estero tra l'esame di maturità e l'inizio dell'università o del lavoro oppure alla fine dell'università. Con un po' di imprecisione (ma non è grave!) da noi viene spesso chiamato anno sabbatico.
Durante questo periodo, che può essere di alcuni mesi ma anche di un intero anno, i giovani vanno in giro per il mondo a fare esperienza di vita: visitano continenti, conoscono culture, incontrano persone. Possono fare un viaggio overland attraverso uno o più continenti, un lavoro saltuario come insegnante di sci in Argentina o di calcio in Cina, un corso di antropologia alla scoperta di popoli lontani o un corso di lingua in Giappone o il classico giro del mondo.
Il risultato è che, alla fine, sono personalmente più maturi. In più: hanno imparato più o meno bene una o due nuove lingue straniere ed hanno sicuramente migliorato la padronanza di quella che avevano studiato a scuola.
Se, nel corso del viaggio, hanno fatto uno stage in un'azienda o un lavoro, hanno conosciuto dall'interno il mondo del lavoro di un altro paese; se hanno fatto del volontariato, sono venuti a contatto con un problema e con chi s'impegna per risolverlo. Le possibilità sono infinite.
A metà strada tra uno stage di formazione e una esperienza di volontariato, l'idea di impiegare un po' di tempo come stacco positivo può interessare un arco molto ampio di età, può essere scarsamente condizionata dall'occupazione principale e dalle competenze di base della persona, può essere utile per arricchire il proprio CV svolgendo il lavoro in realtà differenti.

Un italiano interessato può, sì, autogestirsi, ma può anche rivolgersi ad una delle agenzie che operano sul mercato e che aiutano a programmare e ad organizzare l'impresa.

Una delle poche agenzie specializzate che operano in Italia è la Projects Abroad, tra le prime organizzazioni al mondo che lavora per garantire esperienze di volontariato e di stage all'estero a tutte le persone che desiderano mettere a disposizione le proprie competenze e realizzare esperienze umane di elevato spessore e qualità. I suoi progetti offrono la possibilità di prendere parte ad una ampia gamma di attività che vanno dal campo archeologico a quello veterinario, dall'insegnamento al giornalismo, dalla conservazione ambientale alla medicina. Le esperienze possono essere un anno sabbatico o un periodo di aspettativa, una vacanza particolare o il gap year, uno stage o un'esperienza di lavoro o la tesi di laurea. Dal 1992 ha aiutato a partire circa 15.000 volontari provenienti da tutta Europa e dal Nord America. I paesi di destinazione possono essere in qualsiasi continente.
Projects Abroad
Piazza Eritrea 3
80122 Napoli
tel.: 081 06 05 507
cellulare 1: 320 67 26 228
cellulare 2: 389 19 27 683
[email protected]
www.projects-abroad.it

Sito web: www.projects-abroad.it

Email: [email protected]


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