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n. 92 del 1° ottobre 2008

Data: 01/10/2008

L'Europa di fronte alla crisi finanziaria

Come previsto da alcuni analisti - il fallimento di Lehman Brothers e la mancata approvazione del piano Usa nella sua prima versione -hanno dato avvio ad un consistente contagio anche a istituti finanziari fortemente radicati nell'economia del continente europeo. Fortis, Dexia, Hypo Real Estate, sono alcuni dei nomi più prestigiosi nel mondo bancario e assicurativo europeo con fatturati che talvolta superano lo stesso PIL dei paesi dove sono stabiliti.

Cosa può fare l'Ue per far fronte ad una crisi che, malgrado la probabile approvazione tardiva di un piano Usa, potrebbe comunque far continuare il cosiddetto effetto domino?

Si è visto che il rischio di contagio tocca ormai anche istituti fondati essenzialmente sul risparmio tradizionale e non direttamente coinvolti nel trading dei titoli spazzatura. Questo significa che la stabilità finanziaria e il recupero della fiducia devono essere sempre più al centro delle preoccupazioni dell'Unione europea e delle sue istituzioni.

L'Europa sta reagendo con un forte coordinamento tra Stati membri e istituzioni comunitarie. Come auspicato dalla Bce, protagonista di ingenti immissioni di liquidità a breve, alcuni Stati stanno entrando nel capitale di banche e compagnie di assicurazioni in difficoltà. Il governo Irlandese è arrivato a garantire tutti i crediti degli istituti finanziari. In questo contesto il ruolo della Commissione europea è quello di applicare le regole europee e proporne, se necessario, di più adeguate per garantire maggiore stabilità, trasparenza e regole prudenziali.

A seguito della crisi iniziata nell'estate dello scorso anno, già nell'ottobre 2007 la Commissione, con il sostegno dell'Ecofin proponeva una road map per rafforzare le regole in questa direzione anche attraverso una forte azione a livello internazionale. Parte di questa strategia sono anche le nuove regole che la Commissione sta proponendo in tema di adeguatezza del capitale richiesto per le istituzioni finanziarie europee e sulle agenzie di rating.

La Commissione, favorevole al piano Usa, dopo la sua mancata approvazione ha vigorosamente invitato l'America ad assumersi le sue responsabilità approvando un nuovo piano in tempi stretti.

Carlo Corazza
Direttore della Rappresentanza a Milano

Sito web: http://eurocom.it.vas.tiscali.com/italia/newsletter/12_stelle/11cb803d042.html


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