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660 Nuova Zelanda: impiegati e personale sanitario

Data: 17/10/2008

660§ Nuova Zelanda: impiegati e personale sanitario
di Gianluigi Rago*

La Nuova Zelanda è uno dei paesi che per primi vengono in mente quando si parla di emigrare in un posto sì esotico, ma anche molto europeo, quando si vuole andare a vivere e lavorare per un po' di tempo lontano non solo dall'Italia.
Essendo un piccolo paese (gli abitanti sono meno di 4 milioni) e sempre sotto la pressione del "brain drain" (la perdita dei proprio giovani qualificati che scelgono di lasciare il paese per trasferirsi in Australia, Regno Unito o Stati Uniti), la Nuova Zelanda sta cercando di attirare persone qualificate da tutto il mondo che portano le capacità e le conoscenze mancanti. Dietro l'offerta di fare entrare persone qualificate sta la visione di sfruttare il loro bagaglio professionale per innovare in continuazione l'economia e la società. Cosa assolutamente necessaria, se si prende in considerazione che il tasso di disoccupazione è intorno al 4%, cioè vicino alla piena occupazione.
Posti di lavoro ce sono veramente tanti, ma la rigida politica di immigrazione fa spesso diventare la realizzazione di un sogno pari ad una corsa a ostacoli, alti come l'Empire State Building. E qui sta il vantaggio di rivolgersi ad un'agenzia di reclutamento che è interessata a "piazzare" qualcuno sul mercato del lavoro, per guadagnarsi la provvigione, pagata dall'azienda non dal candidato.
Le agenzie più grandi fanno colloqui a Londra durante tutto l'anno e invitano anche candidati dal continente.
Sia chiaro: intraprendere questa strada significa avere il fiato lungo ed essere disposti a spendere non poco nella ricerca, nei contatti e nel viaggio per un colloquio. Nessuno riceve un'offerta di lavoro senza essersi presentato al colloquio.

Sanità
Dopo una recente ristrutturazione, il sistema sanitario neozelandese è orami diventato simile a quello americano, caratterizzandosi per la coesistenza di ospedali pubblici (in minoranza, circa 85) e cliniche private (circa 360). Il sistema ospedaliero è il primo datore di lavoro del settore sanitario, fornendo una varietà di opportunità che va dal receptionist all'infermiere, dal dottore specializzando al persone amministrativo. Il sistema sanitario dipende per il 78% da finanziamenti pubblici e questo influenza l'occupazione nel settore. L'incremento delle cliniche private ha portato alla creazione di numerosi posti di lavoro.
La Nuova Zelanda ha eccellenti standard di pratica clinica, offre stipendi elevati, un'eccezionale qualità della vita e grandi opportunità per il training post laurea e l'avanzamento di carriera nell'ambito medico.
Inoltre dottori e apprendisti nell'ambito lavorativo neozelandese sono trattati come professionisti altamente riconosciuti e non come numeri . . . come avviene in altri paesi occidentali!
Entrare in un programma di specializzazione è più semplice rispetto ad altri paesi per via di una competizione minore e di una struttura non gerarchica.
Per lavorare nella sanità in Nuova Zelanda, oltre al permesso di lavoro, serve un titolo idoneo al lavoro che si intende svolgere, anche primario (laurea triennale). Se non lo si possiede, bisogna dimostrare di aver lavorato, almeno per 36 mesi, in uno dei seguenti sistemi sanitari: Australia, Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti d'America, Canada, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Austria, Italia, Svizzera, Francia, Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia.
Queste condizioni esentano i lavoratori dall'esame di ingresso: New Zealand Registration Examination (NZREX).

Passi da intraprendere:
1. trovare un lavoro- non si può essere registrati, nemmeno come tirocinanti, se prima non si ha un lavoro,
2. ottenere la registrazione nell'albo professionale (vedi www.mcnz.org.nz)
3. ottenere un permesso di lavoro con sponsorizzazione o nomina da parte dell'ospedale/clinica per cui si lavora


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