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Data: 16/03/2009

La Risoluzione, basata sull’analisi dei rapporti di valutazione sull’attuazione della risoluzione del 2004 sul rafforzamento delle politiche, dei sistemi e delle prassi in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita, è stata adottata dal Consiglio in quanto, nonostante i progressi registrati, si è evidenziata la necessità di porre in essere ulteriori sforzi per fornire servizi di orientamento di migliore qualità, offrire un accesso più equo orientato alle aspirazioni e alle esigenze dei cittadini, nonché coordinare e costruire partenariati tra le offerte di servizi esistenti. Con la Risoluzione “Integrare maggiormente l’orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente”, i rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio hanno, innanzitutto, confermato la definizione di «orientamento» quale processo continuo che mette in grado i cittadini di ogni età, nell’arco della vita, di identificare le proprie capacità, le proprie competenze e i propri interessi, prendere decisioni in materia di istruzione, formazione e occupazione nonché gestire i loro percorsi personali di vita nelle attività di istruzione e formazione, nel mondo professionale e in qualsiasi altro ambiente in cui è possibile acquisire e/o sfruttare tali capacità e competenze.

Condivisa la nozione di orientamento e chiarito che esso comprende attività individuali o collettive di informazione, di consulenza, di bilancio di competenze, di accompagnamento e di insegnamento delle competenze necessarie per assumere decisioni e gestire la carriera, il Consiglio dell’Unione europea ed i rappresentanti dei governi degli Stati membri hanno invitato tutti gli Stati membri ad applicare le seguenti «Linee di azione», in funzione e nel rispetto del contesto e della legislazione nazionali: favorire l’acquisizione della capacità di orientamento nell’arco della vita; facilitare l’accesso di tutti i cittadini ai servizi di orientamento; rafforzare la garanzia di qualità dei servizi di orientamento; incoraggiare il coordinamento e la cooperazione dei vari soggetti a livello nazionale, regionale e locale. L’attuazione di tali linee di azione può essere sostenuta grazie alle opportunità offerte dal programma di apprendimento permanente (LLL) e dai fondi strutturali europei, in conformità alle priorità degli Stati membri. Viene, tuttavia, rimarcato che bisogna: rafforzare la cooperazione europea in materia di orientamento permanente, in particolare attraverso la rete ELGPN (European Lifelong Guidance Policy Network), sostenuta dal programma di apprendimento permanente, e in collegamento con il Cedefop; fornire ai cittadini e agli attori dell’orientamento risorse di informazione affidabili che coprano l’insieme dei sistemi di istruzione e formazione e dei servizi di orientamento nazionali, grazie soprattutto alla rete Euroguidance; promuovere lo sviluppo dell’orientamento permanente nei paesi terzi, nel rispetto delle quattro linee della risoluzione, specie attraverso le attività della Fondazione europea per la formazione professionale.

Il documento è disponibile sul sito web del Consiglio dell’Unione europea al seguente indirizzo: www.consilium.europa.eu


Codice Europeo di Buone pratiche per le donne e le Tic

E’ stato presentato a Bruxelles lo scorso 3 marzo il codice europeo di buone pratiche per le donne e le Tic. Come in molti altri settori della scienza, le donne sono sottorappresentate in settori come le telecomunicazioni e Internet - oggi principali tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). Incoraggiare le giovani donne a intraprendere una carriera nel settore delle TIC è fondamentale per combattere la carenza di personale qualificato nel settore TIC, soprattutto se si considera che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione contribuiscono per il 25% alla crescita del PIL dell’UE e per il 40% alla crescita della produttività dell’UE. Il 3 marzo 2009, durante la Conferenza intitolata “Cyberellas are IT!”, alcune delle principali società di telecomunicazioni e computer hanno espresso la disponibilità a firmare un Codice di Buone Pratiche per le donne in materia di TIC (le cd. “Cyber-Cenerentole”).

Sito web: www.euroguidance.it


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