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n. 4 del 01 marzo 2006

Data: 01/03/2006

Newsletter della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

il punto del Direttore
Chi bluffa al tavolo dell'Unione europea?
L'Unione europea è in crisi, ma i cittadini chiedono più Europa e non meno Europa

L'espressione inglese "bluff" vuol dire letteralmente: soffio di vento ma il suo significato originario si è perso nel tempo per lasciare il posto alla rappresentazione - reale o figurata - di chi fa finta di avere carte di valore più elevato di quelle che egli effettivamente possiede.

La più nota rivista italiana "di geopolitica, geostrategia e multimedia"- nata nel 1993 anche con l'ambizione di coordinare le Russie, i paesi arabi ed islamici - dedica l'ultimo numero ad un articolato necrologio dell'Europa comunitaria utilizzando per essa l'attributo - commercialmente attraente - di "bluff" e con ciò riferendosi all'arroganza intellettuale degli europeisti e non già ad un imprecisato venticello.

L'Europa - ci annuncia trionfante la più nota rivista italiana di geopolitica e geostrategia - è stata abolita dalla storia che ha travolto anche l'europeismo, non solo quello di Hitler - fondato sullo sterminio degli ebrei e sul dominio della razza germanica - ma anche quello fondato sull'illusione paradossale della superiorità dei valori europei in uno spazio dominato da fascismo, nazismo e comunismo sovietico.

Tesi ardita ma perlomeno asintotica rispetto a quella più azzardata di Roberto Calderoli che ha esaltato l'Europa di Hitler e Stalin - fondata su ideologie - rispetto all'Unione europea, fondata sugli interessi materiali del mercato.

A tesi ardita, ipotesi pragmatica "vicina ai nostri interessi": riconnettiamoci uscendo dall'auto-isolamento, percorriamo antiche e nuove vie di scambio riscoprendo la responsabilità mediterranea dell'Italia. Scopriremmo allora - conclude ammiccando la più nota rivista italiana di geopolitica e di geostrategia - di poter contare molto più di quanto abbiamo mai pensato.

Lo ammettiamo: l'Europa è un bluff, nonostante l'esistenza di un grande mercato senza frontiere, un patrimonio giuridico e giudiziario a difesa del cittadino europeo, una moneta unica, una politica commerciale comune, grandi programmi comuni come Galileo, Erasmus, Iter, una politica di coesione a favore delle regioni svantaggiate e - last but not least - cinquant'anni di pace e stabilità sul continente.

L'Europa è un bluff ma sarebbe interessante chiedersi da che parte del tavolo dell'Unione europea siede chi fa pensare di avere carte di valore più elevato di quelle che egli possiede.

Pier Virgilio Dastoli
Direttore della Rappresentanza

Leggi il testo integrale sul sito web:

Sito web: http://europa.eu.int/italia/newsletter/15_giorni/109b53c3e99.html


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