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N. 476 Giu 2009

Data: 16/06/2009

Newsletter dell’AICCRE

AUSHCWITZ: PER NON DIMENTICARE, PER COSTRUIRE LA NUOVA EUROPA


L’Aiccre e gli Enti locali e regionali italiani contribuiscono alla costruzione del tumulo della memoria. La visita ai campi di concentramento. Il dolore ancora vivo degli ex prigionieri. Il villaggio dei bambini.
La Conferenza sui gemellaggi e la pace.


La vita e la morte qui ad Aushcwitz si incrociano a ogni angolo di strada. Ma accade senza angoscia, con la stessa naturalezza con cui in questa città il cielo si imbrunisce e improvvisamente si rasserena. E con la stessa naturalezza architettonica dei cimiteri che nascono, come se fossero dei parchi giochi, ai bordi delle strade, tra la vita delle abitazioni, tra il verde degli alberi. Così come il passato e il presente si legano dal fil rouge della memoria. La città dei campi di concentramento e di sterminio, la città del peggiore orrore umano, ha oggi l’ambizione catartica di elevarsi a città della pace. Ed è questo il concetto che ricorre in questi giorni di commemorazione del 69anniversario della prima deportazione.

Giorni in cui l’Aiccre, guidata dal Segretario generale, Senatore Roberto Di Giovan Paolo, e dal Vicepresidente vicario, Fabio Pellegrini, è stata impegnata qui in diverse attività.
Il 14 giugno si sono tenute all’interno del museo di Aushcwitz due cerimonie: quella religiosa e quella laica. Ad entrambe hanno partecipato, insieme alla delegazione dell’Aiccre, le autorità locali tra cui il Sindaco di Oswiecin-Auschwitz, Janusz Marszalek e il vescovo di Bileko-Zywiek, Tadeusz Rakoczy, otre agli Eletti locali provenienti da diversi Paesi europei, in particolare da Germania e Francia. In prima fila, inoltre, gli ex deportati nei campi di concentramento, alcuni dei quali non hanno esitato a raccontare la propria storia da prigionieri. E questo a dispetto di un dolore ancora vivo. Qualcuno ha ammesso di aver voluto rimuovere tanti ricordi; qualcun altro, invece, conserva le immagini ancora vivide.
Dopo le cerimonie l’Aiccre ha donato una pietra per la costruzione del Tumulo della memoria, monumento ideato da Jozef Szajina, ex prigioniero politico, che sorgerà tra i due ex campi di concentramento e sterminio di Auschwitz e Birkenau. Hanno donato una pietra anche i rappresentanti degli Enti locali e regionali italiani, guidati dall’Associazione, e la Presidenza del Senato italiano. Una pietra significativa è stata portata dalla delegazione della Regione Toscana che ha concretamente contribuito all’iniziativa, anche economicamente, dimostrando la particolare sensibilità che contraddistingue la Regione molto attiva sul tema della memoria da alcuni anni. Nel pomeriggio la visita agli ex campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau dove nessuna descrizione può rendere minimamente l’idea dell’orrore dei luoghi. La partecipazione emotiva alle storie che si respirano nell’aria, tra il vento costante e il doppio filo spinato, è inevitabile.
Eppure, ancora una volta, alla morte si contrappone la vita. A pochi chilometri dai luoghi in cui si è espressa quella che Francesco Guccini nella sua ‘Auschwitz’ chiama ‘la bestia umana’, c’è il posto della speranza e del futuro: “Il villaggio dei bambini”. La delegazione dell’Aiccre, guidata dal Sindaco di Oswiecin-Auschwitz, Janusz Marszalek l’ha visitata, accolta dal suono della musica locale e da una cena tipica. “Il villaggio dei bambini” è un progetto sperimentato in Germania e giunto in Polonia: coppie di fatto o mamme single adottano dei bambini con il sostegno concreto del Comune.


La Conferenza
Un film–documentario sulla storia di un ex prigioniero di Auschwitz ha introdotto la Conferenza del 15 giugno “I Gemellaggi come veicolo di pace e per la salvaguardia dei diritti umani” che si è tenuta nel “centro culturale” della città. “Cosa c’è da dire dopo aver visto il film?”, si è chiesto il Segretario generale dell’Aiccre, Senatore Roberto Di Giovan Paolo in apertura dei lavori. “Una storia che mi ricorda quella di alcuni nostri partigiani che hanno combattuto durante la Resistenza i quali mi hanno spesso sottolineato il desiderio di avere una vita normale”. Garantire il diritto a “una vita normale” per Di Giovan Paolo è il “dovere della politica”, ovvero “la costruzione della libertà del vivere quotidiano”. Il Segretario generale dell’Aiccre ha affrontato il tema dei Gemellaggi: “per tanto tempo – ha detto – sono stati l’unico strumento di diplomazia nell’Unione europea”. Ora c’è bisogno “di un ministro degli esteri dell’UE e delle truppe di interposizione”. Una delle azioni di quel progetto che deve superare la “Conferenza intergovernativa” e riprendere in mano la “Convenzione che porta alla Costituzione europea”. Secondo Di Giovan Paolo i gemellaggi “costituiscono un sostegno credibile ad una politica di relazioni e diplomazia dei Poteri locali.

(continua in altre informazioni)

Sito web: www.europaregioni.it


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