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Data: 16/06/2009

Il Senatore ha anche citato Giovanni Paolo II nella parte del suo pensiero che vedeva la “religione come diritto civile ovvero come la capacità di costruire una forza della laicità della religione...Non come spirito di parte ma come elemento di incontro con gli altri”. Infine, Di Giovan Paolo ha lanciato un messaggio: “sebbene la politica abbia a che fare con la fallibilità umana, in un mondo multipolare la scelta della democrazia e della non violenza sia vincente”.
Vincenzo Menna, Segretario delegazione ACLI internazionale, ha espresso la necessità di porre maggiore attenzione al tema della sussidiarietà orizzontale “messo tra parentesi nei documenti sugli Enti locali” quando invece esso è fondamentale in quanto la “partecipazione dei cittadini al bene comune è fondamentale per i prossimi anni”. In Italia, ha continuato il Rappresentante delle Acli, occorrerebbe “riaprire la strada della stagione degli Statuti comunali in modo che i cittadini possano avere più spazio nella democrazia associativa e lo Statuto deve essere il patto con i cittadini stessi”. Jan Olbrycht, eurodeputato polacco, ha sottolineato come ad Aushcwitz passato, presente e futuro siano uniti come in nessun altro posto del Mondo allo stesso modo in cui devono “andare insieme i diritti umani con le problematiche urbane”. “Per i politici europei – ha aggiunto – le prospettive urbane scandiscono il ritmo della vita politica”. L’europarlamentare polacco ha anche assunto un impegno: “domani – ha assicurato – ricomincerò a ricostruire il gruppo ‘urban’ del Parlamento europeo per partire dalle persone nelle comunità che necessitano di diritti”. Diritti che per il Sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani, presente alla Conferenza, “devono essere rafforzati giorno per giorno”. Partendo dalla memoria, il Sindaco è arrivato a raccontare proprio i diritti lesi dei nostri giorni: “Dobbiamo salvaguardare la dignità umana di tante persone nel mondo che muoiono di fame ma anche partire dal diritto al lavoro perchè è una questione di dignità”. Non ha avuto mezzi termini Fanfani mentre ha dichiarato: “Quando trovo chi si pregia di aver mandato a casa persone nude... provo disprezzo e pietà perchè nessuno di noi può negare un minimo di dignità soprattutto se si definisce anche cristiano”. Il riferimento è alla politica dei cosiddetti “respingimenti” di migranti dalle coste italiane. E ancora: “non è pensabile vivere senza considerare che la ‘rapina’ dell’occidente delle materie prime di alcuni paesi, sia la causa di queste migrazioni bibliche. L’Europa – ha aggiunto – si rifiuta di affrontare questo problema ed è un atto di inconsapevolezza fondamentale”.
Il Sindaco, inoltre ha ricordato il gemellaggio che la città di Arezzo ha stretto con Oswiecin la cui firma è stata apposta proprio nel pomeriggio. Questa mattina la Conferenza “I gemellaggi come veicolo di pace e per la salvaguardia dei diritti umani”, al “centro culturale” della città, ha chiuso i tre giorni dedicati alla memoria e alla costruzione di un futuro di pace. Nel suo intervento Gianfranco Martini (Responsabile politico per i gemellaggi dell’Aiccre) ha sottolineato l’importanza dei gemellaggi come “un veicolo prezioso di conoscenze che superano le frontiere nazionali” ma anche, da un punto di vista più strettamente politico, come “strumento per la costruzione di un destino comune da costruire insieme” nell’Europa unita. Martini, dopo essere partito dalla memoria, ha attualizzato il pensiero ricordando, da una parte, che i gemellaggi devono servire anche alla difesa dei diritti umani come quelli dei migranti, e delle libertà fondamentali; e dall’altra ha affermato che “il nazismo non è morto” e “pericolose minoranze rimangono in agguato nelle nostre società democratiche”. Di questo, ha concluso Martini, dobbiamo essere consapevoli per “non accorgersi troppo tardi” di possibili derive razziste e xenofobe.
Il Sindaco di Oswiecin-Auschwitz, Janusz Marszalek ha chiuso i lavori ringraziando i partecipanti e ricordando le attività di questi giorni come un impegno comune . “Abbiamo anche incontrato ex deportati nei campi di concentramento e di sterminio – ha detto – e alcuni rappresentanti della resistenza; abbiamo pregato per le anime dei caduti deportati ma anche di tutte le vittime della II guerra mondiale; dei momenti indimenticabili per capire come vivere il futuro e orientare le nostre intenzioni. Solo il dialogo permette di vivere in un futuro migliore”, ha terminato il Sindaco.
A conclusione della Conferenza è stata prodotta una dichiarazione dei Sindaci italiani e polacchi nella quale, tra l’altro, si esprime la volontà di rafforzare in futuro, nell’ottica di una maggiore integrazione europea, i patti di gemellaggio sia a livello qualitativo che quantitativo.


AGENDA

Aiccre: Direzione Nazionale - Roma, 26 giugno 2009
Aiccre: Consiglio Nazionale - Roma, 26 giugno 2009

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