English version

Iniziativa dei cittadini europei: nuove possibilità per i cittadini di influenzare la politica dell’UE

Data: 01/04/2010

Rappresentanza in Italia della Commissione europea


Iniziativa dei cittadini europei: nuove possibilità per i cittadini di influenzare la politica dell’UE

Grazie all’Iniziativa dei cittadini europei, proposta oggi nei dettagli dalla Commissione, i cittadini europei avrebbero per la prima volta la possibilità di formulare in modo diretto suggerimenti per nuove leggi. L’Iniziativa, che è un’innovazione prevista dal trattato di Lisbona, permetterà a cittadini dell’Unione, in numero di almeno un milione e appartenenti ad almeno un terzo degli Stati membri, di invitare la Commissione europea a presentare proposte legislative nei suoi settori di competenza. Il documento presentato oggi dalla Commissione indica il numero di firme che sarà necessario raccogliere in ciascuno Stato membro e propone che la Commissione esamini l’ammissibilità dell’iniziativa una volta che siano state raccolte 300 000 firme in almeno tre Stati membri. La proposta della Commissione fissa inoltre un limite di tempo di un anno per raccogliere le firme e lascia alla Commissione quattro mesi per esaminare l’iniziativa e decidere come agire. La Commissione si augura che il Consiglio e il Parlamento raggiungano un accordo definitivo sull’Iniziativa dei cittadini europei prima della fine dell’anno in corso, in modo che le prime iniziative possano essere presentate nel 2011.

Maroš Šefcovic, vicepresidente della Commissione europea e commissario per le relazioni interistituzionali, ha affermato: "Trovo che l’Iniziativa dei cittadini sia un’idea entusiasmante, perché introdurrà nell’UE una forma di democrazia partecipativa del tutto nuova. Si tratta di un reale progresso nella vita democratica dell’Unione. Siamo di fronte ad un esempio concreto di come si possa avvicinare l’Europa ai cittadini. Ritengo che dall’Iniziativa scaturirà un vivace dibattito sulle attività svolte a Bruxelles. La Commissione dovrà prendere in seria considerazione le richieste avanzate con le iniziative dei cittadini."

La vicepresidente Viviane Reding, commissaria UE per la cittadinanza, ha dichiarato: "L’iniziativa dei cittadini può essere uno strumento importantissimo a disposizione dei cittadini che vogliono far sentire la loro voce. Ed è uno strumento che apprezzo molto perché mostrerà la serietà con cui l’UE ascolta le preoccupazioni dei suoi cittadini. Al tempo stesso vi sono salvaguardie che garantiscono che le iniziative proposte rispettino i valori e i diritti fondamentali promossi dall’UE."

Come si concretizzeranno le iniziative dei cittadini?

Un’iniziativa deve essere sostenuta da almeno un milione di cittadini appartenenti ad almeno un terzo degli Stati membri. In ciascuno degli Stati membri, il numero minimo di firme necessarie sarà determinato moltiplicando per 750 il numero dei deputati al Parlamento europeo per quello Stato membro. I firmatari devono avere almeno l’età minima richiesta per votare alle elezioni per il Parlamento europeo. Le iniziative proposte devono essere iscritte su un registro on line messo a disposizione dalla Commissione. La registrazione può essere rifiutata se l’iniziativa è in aperto contrasto con i valori fondamentali dell’UE. Non vi sono restrizioni circa le modalità di raccolta delle firme, ma le autorità nazionali dovranno accertarsi che i sistemi di raccolta firme on line utilizzati siano conformi a determinati criteri tecnici e di sicurezza; tale verifica dovrà essere effettuata entro tre mesi. Gli organizzatori avranno un anno di tempo per raccogliere le firme necessarie.

In che modo la Commissione tratterà le iniziative?

Una volta raccolte 300 000 firme in tre diversi Stati membri, gli organizzatori sono tenuti a chiedere alla Commissione di verificare l’ammissibilità dell’iniziativa. La Commissione avrà due mesi per decidere se l’iniziativa rientra nell’ambito delle sue attribuzioni e se riguarda una materia in merito alla quale è possibile legiferare a livello dell’UE. Questa verifica di ammissibilità non pregiudica la decisione della Commissione sulla sostanza dell’iniziativa. Se l’iniziativa è giudicata ammissibile, la Commissione, dopo la verifica delle firme, avrà a disposizione quattro mesi per esaminare l’iniziativa vera e propria. La Commissione dovrà decidere se elaborare una proposta legislativa, se dar seguito all’iniziativa in altro modo, ad esempio effettuando uno studio, o se non intraprendere alcuna azione. Qualunque decisione dovrà essere motivata in un documento pubblico.

(l'articolo continua in altre informazioni)


•   altre informazioni


Pagina precedente