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Salvini: i dazi sulle calzature da Cina e Vietnam non vanno sospesi

Data: 25/01/2011

Il 31 marzo scadranno i provvedimenti prorogati all'inizio dello scorso anno. Per l’europarlamentare devono essere ancora prorogati, per non penalizzare chi non ha delocalizzato la manifattura puntando sulla qualità.

D.C.


21 Gennaio 2011

Matteo Salvini informa che dalla Commissione Europea arriva la notizia che il 31 marzo scadranno i dazi sulle calzature in pelle provenienti da Cina e Vietnam.

In una nota l’eurodeputato esprime di condividere quanto sostenuto da alcune associazioni di categoria, ossia che Cina e Vietnam debbano rispettare gli standard internazionali e che i dazi imposti dall'Ue sulle loro importazioni siano necessari all’equità degli scambi.

Salvini, che ha preannunciato un’interrogazione sul tema nell’ambito di un pacchetto di iniziative parlamentari inerenti i settori moda, tessile e manifatturiero, auspica che la Commissione europea non sospenda gli attuali dazi nel periodo di revisione della misura.

«Ciò - dice - sommato ad altre simili misure e alla crisi generalizzata del settore, penalizzerebbe le nostre imprese e farebbe pagare il prezzo della globalizzazione solo ai Paesi dell'Unione che, come il nostro, hanno scelto la qualità continuando a produrre sul proprio territorio senza delocalizzare il manifatturiero».

I dazi antidumping sulle scarpe in arrivo dalla Cina (del 16,5%) e dal Vietnam (del 9,7%) furono estesi per 15 mesi a partire dal 3 gennaio 2010.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,73_ART_1251,00.html


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