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n. 10 del 24 maggio 2006

Data: 24/05/2006

Newsletter della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

il punto del Direttore
E’ possibile l’integrazione senza Costituzione?


Sul tavolo dei ministri degli esteri dei 25, che si riuniscono in formato Gymnich alla fine di questa settimana, ci sarà anche la questione della “capacità di assorbimento” dell’Unione europea da loro stessi evocata nella riunione informale di Salisburgo in marzo dopo la risoluzione del Parlamento sulla strategia dell’allargamento. Su questa questione, il governo francese ha presentato recentemente un suo documento di riflessione sul cui contenuto si sono già accese discussioni e polemiche non solo fra le cancellerie europee.

Ricordando gli impegni presi dal Consiglio europeo di Salonicco (19-20 giugno 2003) la Commissione internazionale sui Balcani, presieduta da Giuliano Amato, ha recentemente denunciato la mancanza di coraggio dei leaders europei che si sono ripiegati in politiche che invece di trasformare i Balcani propongono solo la gestione attuale sottolineando che senza adesione nei prossimi dieci anni l’Unione europea sarà considerata una potenza coloniale. Sul tema della “capacità di assorbimento” è tornato poi lo stesso Amato nel suo discorso di Ventotene del 21 maggio chiedendo esplicitamente al governo italiano di cancellarlo dalla sua agenda soprattutto in vista dei prossimi impegni europei dell’Italia (incontri di Romano Prodi con Barroso e Angela Merkel, riunione dei ministri degli esteri del 12 giugno, Consiglio europeo del 15 giugno).

In un’intervista all’Unità del 21 maggio, il nuovo ministro degli esteri D’Alema ha da parte sua affermato che lo snodo cruciale per l’Italia è quello dell’integrazione dei Balcani per completare, con la loro inclusione nell’Unione europea, l’unificazione dell’Europa. Per quanto riguarda l’integrazione politica dell’Europa, D’Alema ha invece messo il piede sul freno del processo costituzionale, affermando che “noi non possiamo pensare che la ratifica avvenga nel suo testo attuale” e che “bisogna orientarsi ad un testo più snello di principi e di regole su cui si possa rimettere in moto il processo di ratifica”. In vista del Consiglio europeo di giugno, il ministro degli esteri italiani ha infine rilanciato l’idea delle cooperazioni rafforzate citando l’energia, la difesa e la politica estera.

Pier Virgilio Dastoli
Direttore della Rappresentanza

Sito web: http://ec.europa.eu/italia/newsletter/15_giorni/10b65fd6790.html


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