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Ripartizione equa aiuti diretti: serve un criterio

Data: 08/02/2011

Giovanni La Via ha portato il tema al cospetto delle organizzazioni di categoria. Le distinzioni esistono non solo fra Stati, ma dentro gli Stati.


02 Febbraio 2011


Nel corso di un'audizione incentrata sulla politica agricola comune post 2013 i deputati della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (Agri) si sono confrontati con i rappresentati delle principali organizzazioni di categoria europee afferenti al settore agricolo, in vista della futura architettura della Pac e della presentazione della proposta da parte del relatore Albert Dess.

Giovanni la Via è intervenuto sul tema dei pagamenti diretti, rimarcando un principio da tenere presente in sede di ripartizione degli aiuti tra i vari Stati membri.

L'agricoltura europea, per La Via, si connota per l'elevato grado di differenziazione in termini di superfici e di condizioni di produzione.
Ciò impone la necessità di individuare un criterio di distribuzione dei pagamenti diretti che tenga in considerazione i tipi di agricoltura presenti non solo tra i diversi Stati membri ma anche nell'ambito di un medesimo Stato membro.

«All'abbandono del riferimento storico - ha detto La Via - quale criterio per la ripartizione degli aiuti, deve seguire una proposta su quale nuovo criterio basare la distribuzione dei pagamenti. Che si tratti di affiancare al parametro della superficie anche quello della Plv o quello basato sul potere d'acquisto o sul lavoro, l'importante è garantire equità nel rispetto delle peculiarità territoriali».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_1295,00.html


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