English version

Finanziamenti per ricerca e innovazione: modifiche immediate

Data: 08/02/2011

Alcune importanti novità verso un sistema di gestione dei progetti di ricerca sono già state sviluppate per il prossimo programma quadro. Tuttavia, il Settimo Programma Quadro porta in sè già il seme del cambiamento.


24 Gennaio 2011


Ricerca e innovazione sono al centro della strategia per la crescita e l'occupazione Europa2020.

Per avere successo occorre che i progetti di ricerca siamo interessanti e accessibili ai ricercatori e a tutti gli attori del processo innovativo come le imprese, specialmente le Pmi.
Affinchè ciò sia possibile, occorre chiarezza negli obiettivi e strumenti, coerenza e stabilità delle norme e semplicità e rapidità della burocrazia.
I miglioramenti adottati mirano a raggiungere ottimi risultati in maniera efficiente e a concepire nuovi prodotti e servizi che creeranno nuove fonti di crescita e occupazione.

Per questi motivi i programmi europei destinano molte risorse nel campo della ricerca e innovazione: circa 50 milioni di euro tra il 2007 e il 2013 solo per il Settimo Programma Quadro.

Tuttavia da circa 25 anni, i programmi europei possono beneficiare di forme di finanziamento diverse. Questa possibilità, però, va di pari passo con controlli più precisi per garantire che i fondi comunitari siano investiti in modo corretto.

Così, alcune regole e procedure amministrative sono state sviluppate per ottimizzare le iniziative europee in materia di ricerca attraverso la semplificazione delle norme di finanziamento.

I principali cambiamenti riguardano, in primo luogo, la flessibilità con cui i costi del personale sono calcolati in modo che coloro che chiedono borse di studio possono applicare i loro metodi contabili abituali al momento della richiesta di rimborso, sulla base di costi medi di personale.
Queste nuove norme permetteranno ai partecipanti di compilare e presentare richieste in maniera facile e velocizzeranno il lavoro di Commissione o l'Agenzia esecutiva per la ricerca per elaborare tali informazioni.

In secondo luogo, i proprietari di Pmi i cui salari non sono formalmenti registrati nei propri conti ora possono essere rimborsati attraverso pagamenti forfettari per il loro contributo su progetti di ricerca.
A tal fine la Commissione ha sviluppato un sistema di indennità forfettarie già applicato in regime di assegno di ricerca Marie Curie.
La tariffa forfettaria di un ricercatore è calcolata a ore e dipenderà principalmente dalla sua esperienza e dal paese di residenza.

In terzo luogo, un gruppo direttivo costituito da alti funzionari della Commissione e delle agenzie coinvolte si preoccuperanno di rimuovere le incoerenze nell'applicazione delle norme in materia di finanziamento della ricerca.

Alcune delle misure di cui si fa richiesta per i finanziamenti della ricerca dipendono dalle decisioni del Consiglio e del Parlamento, e dal fatto che essi aumenterebbero il rischio di errore tollerabile (Tre).
Il tasso di errore è (approssimativamente) definito come il rapporto tra l'importo delle spese dichiarate in modo inesatto e il costo complessivo (in un progetto, una raccolta di progetti o un intero programma).

Ridurre i tassi di errore richiede un maggiore controllo, compresi gli audit molto dettagliato.
Per ciascun settore, la Commissione cercherà di concordare i tassi di rischio più opportuni con le autorità di bilancio.
Nel sistema attuale, il rischio di errore è del 2% per tutti i settori, indipendentemente dalla dimensione dei progetti o la complessità della normativa specifica.
Sollevando leggermente il rischio di errore tollerabile per la ricerca e altri progetti tra il 2% e il 5%, come il Commissario Semeta propone, i controlli potrebbero essere più efficaci e si ridurrebbe la burocrazia. Tuttavia, gli errori non devono essere confusi con la frode o travisamento intenzionale.

Nonostante questa sul rischio sia ancora oggetto di un dibattito, il Parlamento europeo ha, comunque, già espresso il pieno sostegno all'adozione di un più elevato tasso di rischio di errore tollerabile per le attività di ricerca.

Importanti progressi verso la semplificazioni sono già stati realizzati nel corso degli ultimi anni.
Alcune misure di semplificazione sono infatti già contenute nel Settimo Programma Quadro.
In particolare si ha una notevole riduzione dei controlli per facilitare la partecipazione delle Pmi e startup high-tech, l'obiettivo è di giungere alla partecipazione del 15% delle Pmi, attualmente è del 14,7%; una forte riduzione del numero di certificati di audit da sottoporre per la copertura dei costi imputati ai progetti di ricerca; l'introduzione di un meccanismo di registrazione unico e una razionalizzazione degli obblighi di notifica e una serie di miglioramenti agli strumenti informatici.


Potete continuare a leggere l'articolo sul sito riportato di seguito.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_1267,00.html


Pagina precedente