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Esercizio delle attività televisive: conoscere la direttiva 2007/65/Ce

Data: 08/02/2011

Una direttiva europea recepita da una legge dello Stato Italiano mira a garantire la libera circolazione dei servizi televisivi nell'Ue, tutelando importanti obiettivi d'interesse pubblico. Promuove anche la distribuzione e la produzione dei programmi televisivi europei che avranno maggiore spazio.


Nel dicembre 2007 la Commissione ha presentato la revisione alla direttiva "Televisione senza frontiere" 89/552/Cee, approvando la 2007/65/Ce al fine di modernizzare le norme esistenti per tener conto delle evoluzioni tecnologiche e commerciali del settore audiovisivo europeo.
Tali disposizioni sono state recepite in Italia con il d.lgs. 44 del 15 marzo 2010.

La direttiva mira a snellire le normative attuali, segnatamente in materia di pubblicità, e a operare una distinzione tra i servizi lineari (televisione tradizionale, Internet, telefonia mobile) e non lineari (televisione e informazioni su richiesta).

La direttiva "Televisione senza frontiere" rappresenta il riferimento giuridico della politica audiovisiva dell'Unione europea e si basa su due principi fondamentali: la libera circolazione dei programmi televisivi europei nell'ambito del mercato interno e l'obbligo, per le reti televisive, di riservare, qualora possibile, più della metà del tempo di trasmissione ad opere europee.

Inoltre, tutela alcuni obiettivi importanti d'interesse pubblico quali la diversità culturale, la protezione dei minori e il diritto di rettifica.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_1255,00.html


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