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Videointervista - Rossi: la forza della mediazione a vantaggio delle imprese

Data: 08/02/2011

Vari esempi di iniziative concrete (pagamenti, etichettatura, emissioni chimico-industriali) spiegano come con il ragionamento si raggiungono obiettivi comuni. Fondamentale l'aiuto delle associazioni di categoria.

Dario Colombo


28 Gennaio 2011


Oreste Rossi ci aiuta a ripercorrere un anno di lavori parlamentari gettando un ponte verso il futuro, nel segno di un lavoro continuo condotto per trovare le giuste soluzioni alle esigenze imprenditoriali.

Nel farlo cita gli esempi lampanti della direttiva che contrasta i ritardi di pagamento, del regolamento sul made-in, dei sistemi di etichettatura, dell'Ippc sulle emissioni chimico-industriali.

Proprio in relazione a quest'ultimo esempio, il disegno iniziale della Commissione, fa notare Rossi, avrebbe comportato la chiusura del 30% di impianti italiani e la riconversione di un ulteriore 30%, avvantaggiando solo alcuni paesi (nordici, Austria e Germania).
Il nuovo testo, elaborato con l'aiuto del Consiglio, evita queste ripercussioni.

Nel 2011 lo stesso lavoro di mediazione andrà fatto sulle emissioni dei veicoli commerciali leggeri.

In questa opera di contemperazione degli interessi di tutti i 27 paesi e delle realtà imprenditoriali che li animano, a protezione del valore d'impresa europeo e locale, è fondamentale il contributo delle associazioni di categoria con le istituzioni europee. Un rapporto costane, che ha già una buona base, nota Rossi, ma che è comunque migliorabile, con una partecipazione più incisiva e una maggiore capacità di ascolto.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1280,00.html


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