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Attivo a luglio il libero scambio tra Ue e Corea

Data: 23/02/2011

Dopo due anni di negoziati, una clausola di savaguardia e le garanzie di Seul l'accordo commerciale di libero scambio tra Ue e Corea può prendere il via. Si riducono i dazi del settore automobilistico, tessile ed elettronico e si istituisce un comitato di monitoraggio.


17 Febbraio 2011


Uno degli accordi bilaterali più ambiziosi per le istituzioni europee è stato approvato con 465 voti a favore, 128 contrari e 19 astensioni durante la sessione plenaria di febbraio. L'accordo con la Corea avrà inizio a luglio 2011.

Con questa approvazione si è posto fine ai due anni e mezzo di dibattiti e negoziati che si sono conclusi con una clausola di salvaguardia forte e con le garanzie di Seul che assicura che l'accordo non avrà impatto negativo sul settore automobilistico europeo in vista di una nuova legislazione coreana sulle emissioni di Co2 per le auto.

Il nuovo accordo eliminerà circa il 98% delle barriere tariffarie nei prossimi 5 anni su prodotti manufatti e agricoli e sui servizi e raddoppierà il volume di commercio fra Ue e Corea del Sud, con conseguente aumento di occupazione e crescita.
Non solo, il testo comprende anche misure sulle procedure di appalti pubblici, diritti di proprietà intellettuale, standard di lavoro e temi ambientali.

Secondo l'accordo, l'8% delle tariffe doganali sulle auto europee esportate in Corea saranno rimosse. I produttori dell'Ue potranno esportare le auto in Corea senza controlli o rispetto di alcuni standard specifici.
Inoltre, l'accordo di libero scambio istituisce un comitato di monitoraggio per controllare che non si introducano in futuro barriere al commercio non necessariamente evidenti.

Per quanto concerne il settore del tessile, le tariffe doganali sono attualmente del 10,06% e l'accordo prevede l'eliminazione immediata della maggior parte dei 60 milioni di euro in dazi imposti ogni anno agli esportatori europei.
Inoltre, l'accordo prevede una serie di disposizioni per garantire la protezione della proprietà intellettuale dei prodotti esportati, registrati e non.

Nell'elettronica di consumo si eliminano i requisiti doppi, come gli obblighi di effettuare costosi test e passare attraverso la procedura di certificazione, e rimuove anche le barriere al commercio per i beni elettronici di consumo.

La Corea ha anche riconosciuto formalmente gli standard europei per i prodotti elettronici, così da permettere agli esportatori europei di entrare nel mercato coreano a pari titolo coi produttori locali.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1340,00.html


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