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Ten-T: le cose da sapere

Data: 23/02/2011

Perché il mercato unico sia funzionante l'Europa vuole assicurare a imprese e cittadini un sistema infrastrutturale efficiente che colleghi ogni angolo dell'Unione.


Spostarsi con facilità, semplificare il commercio, implementare il mercato unico: sono queste le funzioni del sistema infrastrutturale di un Paese.
L'Unione europea, 27 Stati membri, 5 milioni km di strade asfaltate, di cui 61.600 km di autostrade, 215.400 km di linee ferroviarie, di cui 107.400 km elettrificati e 41.000 chilometri di vie navigabili: tutto questo per la coesione dell'Unione europea, per i cittadini e le imprese.

Un'impresa non facile per le istituzioni che devono assicurare efficienza ed efficacia a infrastrutture così vaste.
La maggior parte di queste infrastrutture di trasporto sono state sviluppate e gestite all'interno dell'ambito nazionale.

Al fine di stabilire un'unica rete multimodale per integrare trasporto terrestre, marittimo e aereo, in vista di un mercato unico europeo, i responsabili politici europei hanno deciso di sviluppare il progetto Ten-T riguardante la rete transeuropea dei trasporti, consentendo a merci e persone di circolare rapidamente e facilmente tra gli Stati membri e garantendo connessioni internazionali.

Questo ambizioso progetto rappresenta un elemento chiave nella strategia di Lisbona specialmente in termini di competitività e occupazione in Europa.
Per questo motivo, è indispensabile costruire i collegamenti mancanti ed eliminare le strozzature nelle infrastrutture di trasporto, nonché assicurare la sostenibilità delle reti.

Le stime parlano di un raddoppio del traffico entro il 2020 pertanto, occorre velocizzare gli interventi e modernizzare la rete grazie anche all'ampliamento del finanziamento che giunge a 500 miliardi di euro per il periodo 2007-2020, di cui 270 miliardi per l'asse prioritario e progetti annessi.
Considerando l'alta somma dell'investimento, è necessario dare un ordine prioritario ai progetti tenendo ben presente le necessità dei governi nazionali.

Inizialmente i progetti erano 92 e rappresentavano circa i due terzi del bilancio Ten-T.
Il costo totale preventivato di tali progetti supera i 32 miliardi di euro.

Tuttavia, la necessaria revisione sul periodo 2007- 2013 ha fatto emergere l'esigenza di focalizzarsi sui progetti prioritari, ne sono stati selezionati 30 in relazione al valore aggiunto e al loro contributo alla sostenibilità dei sistema di trasporto.
Di questo progetti, 18 riguardano il trasporto ferroviario, 3 sono i progetti misti ferrovia-strada e 2 riguardano il trasporto per vie navigabili interne con particolare riferimento alle "autostrade" del mare, i restanti riguardano il settore energetico.
L'Unione europea può realizzare tutto questo grazie a varie fonti di finanziamento: sovvenzioni da parte del bilancio di trasporto transeuropee, sovvenzioni da parte del Fondo di coesione, nei paesi ammissibili per il suo intervento, sovvenzioni del Fesr e, infine, l'apporto fondamentale della Banca europea degli investimenti (Bei).
A dicembre 2005, la Bei ha firmato infatti prestiti a favore di progetti per 69,3 miliardi di euro nel settore trasporti e per 9,1 miliardi in quello dell'energia.
Una questione fondamentale per il futuro, in relazione all'attuazione della politica Ten-t, è quello di razionalizzare l'assegnazione delle sovvenzioni e di subordinarla al valore aggiunto europeo dei progetti in modo da garantire la migliore utilizzazione delle risorse comunitarie.

Ulteriori informazioni su Ten-t sono disponibili sul sito della Commissione europea.

Per dettagli sui 30 progetti prioritari visitare la sezione relativa sul sito della Commissione europea.

I dettagli sulla revisione per il periodo 2007- 2013 sono disponibili sul report mentre le informazioni sull'apporto della Bei sono disponibili nel documento allegato.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1322,00.html


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